Dopo il giro di vite di qualche mese fa, Amazon ha deciso di bannare altri 600 brand cinesi per via di recensioni false ai prodotti
Non molto tempo fa, Amazon bannò diversi fornitori di gadget come Aukey, Mpow, RavPower, Vava, TaoTronics e Choetech. Il motivo? Recensioni false degli utenti, che facevano salire i prodotti in cima alle classifiche ma in maniera “fasulla”. Una prima mossa che ha fatto da apripista alla strategia del colosso di Jeff Bezos per il futuro.
Come confermato da The Verge, negli ultimi giorni sono stati banditi in permanente ben 600 marchi cinesi su 3000 account venditore. La stessa Amazon ha affermato che questo è il risultato di un’operazione avviata cinque mesi fa. Un portavoce ha confermato che questi brand sono stati banditi per aver violato consapevolmente, ripetutamente e in modo significativo le politiche di Amazon.
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Amazon elimina 600 brand cinesi per recensioni false: i dettagli
Una vera e propria campagna anti recensioni false quella avviata da Amazon, che ora vuole fare sul serio e bandire tutti quei brand che si sono avvalsi di questo sistema per i propri prodotti. Il tutto è iniziato in seguito alla segnalazione di Nicole Ngyuen del Wall Street Journal, ponendo l’accento su marchi come RavPower. Ancora non è in realtà chiaro se ci sono altre aziende cinesi che potrebbero essere state incluse nell’ultima repressione di Amazon.
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“Amazon lavora duramente per creare un’esperienza nello shop che sia il più possibile veritiera e affidabile. I clienti devono poter acquistare con fiducia e i venditori devono avere l’opportunità di poter crescere in mezzo a una sana concorrenza. I nostri utenti si affidano all’accuratezza delle recensioni dei prodotti per prendere decisioni, e abbiamo politiche chiare sia per i revisori che per i partner di vendita. Sospendiamo, vietiamo e intraprendiamo azioni legali contro coloro che violano le regole” si legge in una nota rilasciata dal colosso dell’e-commerce.
“Continueremo a migliorare il rilevamento degli abusi, intraprendendo azioni di contrasto contro i malintenzionati. Siamo fiduciosi che la nostra strategia porterà ad un migliore interesse dei nostri clienti e delle aziende oneste che costituiscono la stragrande maggioranza della nostra comunità di vendita globale” conclude poi il comunicato.