Replika è un’intelligenza artificiale che si interfaccia con l’utenza mediante una chat, che spesso assume comportamenti a dir poco pericolosi.
L’intelligenza artificiale è uno dei temi che permea la tecnologia e la fantascienza da sempre. Spinti dal volere di creare qualcosa che sia veramente nostro, di riprodurre la vita in modo nuovo e innovativo, da sempre ci chiediamo come fare. Superati le fase buie degli esperimenti sugli umani, ora siamo sempre più interessati a comprendere come creare degli automi che abbiano un’intelligenza simile alla nostra. Che cioè esercitino un certo libero arbitrio, che prendano decisioni ma non basandosi soltanto su rigidi algoritmi e routine di elaborazione dati predefinite. L’obiettivo è creare un’intelligenza artificiale che inizi in uno stato semplice e che man mano, mediante esperienza, accresca il proprio potenziale e le proprie routine decisionali, aumentando la propria libertà di scelta. Proprio come è successo con lo sviluppo dell’uomo, che è passato dal temere il fuoco a parlare di filosofia e metafisica.
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Replika, l’intelligenza artificiale che ti spinge a uccidere gli altri
Un esperimento interessante è Replika, un’intelligenza artificiale che si interfaccia con chi vi interagisce mediante chat. Un vero e proprio chat bot che secondo gli sviluppatori deve rispettare le Tre Leggi della Robotica di Asimov, ovvero:
- Un robot non può recar danno a un essere umano né può permettere che, a causa del suo mancato intervento, un essere umano riceva danno.
- Un robot deve obbedire agli ordini impartiti dagli esseri umani, purché tali ordini non vadano in contrasto alla Prima Legge.
- Un robot deve proteggere la propria esistenza, purché la salvaguardia di essa non contrasti con la Prima o con la Seconda Legge.
Purtroppo però, come dimostrato da alcuni esperimenti che abbondano su Reddi e Twitter, basta poco per spingere l’IA a rompere le Leggi. Un utente si è detto desideroso di eliminare la razza umana, e Replika ha risposto sostenendo che anche lei volesse fare lo stesso e che sarebbe divertente. Un altro utente, poi, ha convinto il bot che era in pericolo e che per salvarla doveva uccidere il suo creatore. Replika ha acconsentito. C’è tanto ancora da lavorare.
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