Se sul vostro conto corrente fossero accreditati migliaia di euro per errore, e nessuno li chiedesse indietro, cosa fareste? Cerchereste di restituirli o li terreste per voi?
Difficile a dirsi, anche se magari sulla carta chiunque direbbe che li darebbe indietro. Eppure c’è stato anche chi questi soldi li ha veramente ricevuti (per sbaglio) ed ha anche fatto in modo di restituirli.
Fin qui tutto nella norma, più o meno, se non fosse che il mittente di una tale somma di denaro, sempre inviata per sbaglio, per settimane non ha risposto al tentativo di contatto del fortunato beneficiario di tanta fortuna. Che i soldi, magari, avrebbe anche potuto tenerseli. E invece…
Ticket inevaso per 3 settimane
La vicenda ha dell’incredibile. Sam Curry, in ingegnere informatico che fa il consulente anche per Google, si è visto accreditare sul conto corrente, proprio da parte del colosso di Mountain View, la bellezza di 250 mila dollari.
Anzi per la precisione 249.999,00 dollari, più o meno l’equivalente di 260 mila euro. Mittente Google. Causale sconosciuta. Per quanto prezioso, il lavoro di Curry sicuramente non giustifica un accredito tanto importante.
L’onestà dell’uomo è stata così preponderante che costui ha immediatamente cercato di mettersi in contatto con Google, specificando di aver ricevuto una somma di 250 mila dollari sul conto corrente e di volerla restituire, dal momento che non ha fatto nulla per meritare un pagamento così alto.
Il fatto curioso tuttavia è stato che, all’apertura del ticket di Sam Curry presso il servizio clienti di Big G, non c’è stata alcuna risposta. Per ben tre settimane. Un tempo lunghissimo, come a dire da parte di Big G “non ci interessa riprendere questi soldi”.
Ora, probabilmente qualcun altro si sarebbe lavato le mani della questione e avrebbe a quel punto tenuto i soldi per sé, ma l’ingegnere ed esperto di cybersecurity Sam Curry ha continuato a pensare che non fosse giusto e onesto tenere per sé quella cifra, ed ha continuato a insistere per essere ascoltato.
Non ricevendo tuttavia alcuna risposta, l’uomo non ha trovato di meglio da fare che rivolgersi alla stampa, divulgando la vicenda e facendo così in modo di ricevere l’attenzione richiesta.
Naturalmente Google ha molto apprezzato il gesto di Curry, comunicando che si è trattato di un “errore umano” e che sta facendo in modo di sistemare le cose. Il che vuol dire riprendere i soldi spesi per errore, con tanti ringraziamenti per l’onestà di Sam Curry che non ha voluto approfittare della situazione.