Il diritti televisivi legati alla trasmissione degli eventi sportivi è stato rivoluzionato: il cambiamento non è stato gradito dagli abbonati.
Il mondo del calcio è stato radicalmente cambiato dall’ingresso delle televisioni. Se fino agli anni ’90 le partite potevano essere viste quasi esclusivamente sugli spalti degli stadi, adesso i tifosi hanno la possibilità di seguire la propria squadra del cuore comodamente da un divano. Ne consegue che gli introiti principali delle società di calcio derivino adesso dai diritti televisivi e da quelli pubblicitari. Le televisioni, infatti, hanno consentito la diffusione di pubblicità all’interno degli stadi, ma anche sulle maglie delle squadre di calcio.
Per i proprietari delle squadre questo cambiamento è stato molto positivo, poiché grazie alle televisioni e agli sponsor c’è stato un aumento dei guadagni. Positivo è anche per i tifosi che non possono andare ogni settimana allo stadio e soprattutto per quelli che non possono affrontare le trasferte. Adesso, quando la squadra per cui si tiene gioca fuori dalle mura amiche, per seguirla basta accendere la televisione.
In Premier League i diritti televisivi sono gestiti singolarmente dalle società. In Italia invece la gestione degli introiti televisivi è di competenza della Lega Calcio, la quale successivamente smista i proventi alle 20 squadre in base al bacino di utenza. I diritti del massimo campionato italiano sono stati per anni in mano a Tele+, quindi sono passati a Sky e di recente a DAZN. Un passaggio, quest’ultimo, avvenuto poiché la nota piattaforma streaming ha messo sul piatto un’offerta di molto maggiore rispetto a quella della concorrenza.
Rivoluzione diritti televisivi: cosa cambia davvero per gli abbonati?
Il primo anno di DAZN è stato caratterizzato da diverse problematiche di trasmissione. Per questo dall’estate scorsa è stato siglato un accordo con Sky. La piattaforma satellitare offre a Dazn degli spazi di trasmissione, in cambio gli utenti possono vedere DAZN all’interno del loro pacchetto calcio. Sebbene DAZN rimanga l’unica a detenere i diritti di tutte e dieci le partite settimanali, adesso chi ha un pacchetto calcio su Sky può seguire qualsiasi partita e non solo quelle 3 di cui la tv satellitare possiede i diritti di trasmissione.
Parlavamo però di una rivoluzione che influirà sui diritti televisivi delle partite. Ci riferiamo all’approvazione alla camera del decreto “Milleproroghe” all’interno del quale è contenuto l’emendamento proposto da Claudio Lotito sul prolungamento dei contratti di cessione dei diritti televisivi per gli eventi sportivi da 3 a 5 anni. L’emendamento prevede inoltre che la proroga possa essere valida anche per i contratti già in essere. Attualmente il decreto si trova al vaglio del Senato e probabilmente verrà approvato in via definitiva il prossimo 27 febbraio.
Se così fosse e non venissero effettuate delle modifiche, alla scadenza del cottratto attuale con DAZN, la Lega Calcio potrebbe decidere di prolungare di altri due anni l’accordo qualora non venissero presentate delle offerte economicamente più vantaggiose. La notizia ha fatto storcere il naso a quelli che non apprezzano il servizio offerto dalla piattaforma digitale. Tuttavia con l’accordo della scorsa estate tra Sky e DAZN, l’eventuale prolungamento non dovrebbe causare grossi problemi agli abbonati dei due servizi.