È un periodo complicato per quel che riguarda l’ambiente dei social network. Mentre nuove realtà crescono, altre già affermate affrontano un periodo di crisi e problemi che mettono a rischio la loro stabilità, infine in tutto questo c’è chi pensa di avviare un social tutto suo.
Tra questi sicuramente si trovano dei nomi ben familiari alla maggior parte di noi. Sicuramente i due più conosciuti sono Mark Zuckerberg, imprenditore e presidente di Meta, Facebook, Instagram e Whatsapp, che vanno in contro ad una crisi rispetto all’ultimo anno. L’altro senza dubbio è il multimiliardario Elon Musk, conosciuto maggiormente come amministratore delegato dell’azienda multinazionale, Tesla, produttrice di auto elettriche. Dopodichè troviamo la stella del momento, il social nato da poco, spopolato soprattutto in America e che si fa già sentire in Italia: BeReal, la piattaforma che ha conquistato milioni di utenti con la sua idea innovativa.
Per chi non lo conoscesse, BeReal è un social network francese nato nel 2020, con una popolarità sempre più in crescita negli Stati Uniti, dove tallona da ormai diverso tempo i “soliti noti” Instagram e TikTok grazie a un numero di download importante registrato su App Store.
Si sta facendo un gran parlare di BeReal, il social network lanciato negli Stati Uniti con funzionalità improntate unicamente sulla fotografia. Una mossa diametralmente opposta a quella di TikTok e Instagram, che proprio nell’ultimo periodo hanno spostato il loro focus sui video, in particolar modo quelli brevi.
Non si tratta tuttavia di un mero copia-incolla di Instagram. Contrariamente a quest’ultimo, BeReal prevede alcune rigide regole nella pubblicazione delle fotografie: gli scatti, infatti, devono essere pubblicati entro due minuti dopo avere ricevuto una specifica notifica dell’app, e in ogni caso per una sola volta al giorno. Si tratta di immagini immortalate con la fotocamera principale e un selfie.
La condivisione è l’elemento trainante di BeReal: i contenuti verranno infatti inviati agli amici, che a loro volta invieranno i loro, innescando un meccanismo che esalta la spontaneità. E a differenza di Instagram e TikTok, non ci sono like o followers, e quindi viene meno la possibilità di poter guadagnare tramite questi contenuti.
Il carattere spontaneo e simpatico, incentrato sul condividere cosa si sta facendo in quello specifico momento della giornata (assolutamente casuale, perché tutto dipende dalla notifica ricevuta), è senz’altro l’arma in più che ha permesso a BeReal di scalare le classifiche delle preferenze degli utenti americani.
In fondo, basta poco per innovare. In un momento storico in cui i social network si assomigliano in modo sempre più marcato, BeReal ha saputo trovare uno stratagemma per dare una scossa al settore. E qui viene in mente ciò che sta accadendo a Meta e a Mark Zuckeberg, che fino a un certo momento è riuscito a trasformare in oro tutto ciò che toccava: l’intuizione di creare quello che sarebbe diventato a posteriori il social network più grande al mondo, fino ad arrivare all’acquisizione di WhatsApp.
L’ultima grande idea dell’addì di Facebook è Meta e quel concetto di metaverso ancora troppo astruso e poco reale. Eppure, i guadagni dell’azienda americana, che da ormai qualche tempo ha preso il posto di Facebook (quantomeno come brand), sono in discesa: per il primo anno l’azienda ha fatto registrare una diminuzione dei ricavi di oltre l’1% e sono scesi pure gli utili rispetto al giugno dello scorso anno. Le azioni finanziarie, per converso, hanno perso circa il 40% del proprio valore.
In tutto questo si inserisce anche Elon Musk, che dopo aver visto sfumare clamorosamente l’acquisizione di Twitter, è pronto a mettersi in proprio e ad inaugurare il suo social network, un po’ come ha fatto Donald Trump dopo esser stato bandito dalle principali piattaforme digitali.
Quella con Twitter è una questione tutt’altro che priva di strascichi: il frontman di Tesla ha infatti accusato Twitter per avere limitato la sua libertà di espressione, in quanto i tweet di Musk vengono esaminati dalle autorità di regolamentazione quando vengono pubblicati. Proprio Musk è stato citato in giudizio dalla SEC (Securities and Exchange Commission) dopo aver chiesto ai suoi followers se doveva vendere il 10% delle sue azioni Tesla, provocando di riflesso un depauperamento delle azioni.
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