Gli attacchi hacker si stanno intensificando in questo periodo, portando molte persone a preoccuparsi per il futuro dei loro account. La paura, in tal caso, è più che giustificata.
Per questa ragione una domanda sorge spontanea: da chi dovremmo stare alla larga, e soprattutto in che situazioni questo fenomeno diventa sempre più concreto?
Tutte le piattaforme, per un motivo o per un altro, possono essere seriamente a rischio. Un attacco hacker ben organizzato può avere luogo in ogni momento: non è possibile prevederlo. E per quanto le forze dell’ordine si sforzino, non sempre riescono nel loro intento.
Di solito sarebbe un buon inizio tentare di proteggersi da sé inserendo più difese informatiche possibili, come l’autenticazione a due fattori per esempio. Potrebbe essere la nostra ultima spiaggia in alcuni casi, motivo per cui rinunciarvi non sarebbe per niente una idea da considerare.
Ma il male peggiore crediamo che stia per arrivare adesso: una quantità indefinita di gruppi ha sottratto password da account Steam e Roblox, credenziali Amazon e PayPal o informazioni di pagamento degli utenti e portafogli di criptovalute, A che scopo, e chi saranno i loro prossimi obiettivi?
Group-IB ha fatto sapere che più di cinquanta milioni di password sono state rubate da novecentomila dispositivi solo nei primi sette mesi del 2022. Tra i Paesi più colpiti vediamo anche l’Italia, dove le password violate nel nostro territorio sono state più di due milioni.
I gruppi incriminati si rifugiano su Telegram e fanno uso di un nuovo malware chiamato info-stealer, grazie al quale sottrarre dei dettagli chiave dai nostri dispositivi. Così facendo ne ottengono pieno possesso, mentre le vittime non potranno più riaverle.
La cosa peggiore è che questi dati possono essere utilizzati per rubare denaro alle vittime, oppure rivendendo le informazioni a terzi tramite network criminali underground. Gli esperti di Group-IB, a tal proposito, hanno identificato 34 gruppi che fanno utilizzo di info-stealer. Dmitriy Tiunkin, il responsabile di Digital Risk Protection della compagnia informatica, ci tiene ad avvisarci che:
“L’afflusso di un numero enorme di lavoratori nella popolare truffa Classiscam, che la Unified Risk Platform di Group-IB ha identificato, al suo apice, come composta da oltre un migliaio di gruppi criminali e centinaia di migliaia di siti web falsi. Ha portato i criminali a competere per le risorse e a cercare nuovi modi per fare profitti“.
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