Da un nuovo rapporto proveniente dalla Corea del Sud pare che entro la fine di quest’anno Samsung dovrebbe iniziare una produzione di massa di schermi pieghevoli; il rapporto parla anche dell’arrivo di un dispositivo pieghevole entro il 2017.
Ormai sono quasi due anni che si parla di Samsung a proposito del suo progetto di un telefono pieghevole; infatti all’inizio del 2016 attraverso Sammobile si è saputo di una nuova domanda di brevetto da parte della società sudcoreana in cui si fa riferimento ad un dispositivo pieghevole in fase avanzata di sviluppo.
Quasi un anno fa, inoltre, Sammobile aveva rivelato che Samsung stava lavorando su un dispositivo pieghevole con nome in codice ‘Progetto Valley‘, con doppio display e numero di modello SM-G929. Per questo dispositivo era stato previsto l’annuncio in diversi paesi europei all’inizio del 2016, ma Samsung non ha fatto nessuna menzione su di esso né al CES e nemmeno al MWC.
Il lancio a gennaio del 2016 del tanto vociferato “primo telefono pieghevole” di Samsung non è avvenuto, ma da un nuovo rapporto proveniente dalla Corea del Sud pare che entro la fine di quest’anno Samsung dovrebbe iniziare una produzione di massa di schermi pieghevoli ed il rapporto parla anche dell’arrivo imminente di un dispositivo pieghevole di Samsung, che dovrebbe essere uno smartphone da 5 pollici quando è piegato, in grado di diventare un tablet da 7 pollici quando è aperto.
Secondo le più recenti indiscrezioni, quindi, Samsung dovrebbe lanciare un dispositivo pieghevole nella seconda metà del 2017, uno smartphone che potrebbe essere diverso dal dispositivo che si è visto nelle foto dello scorso anno; infatti le nuove immagini trapelate mostrano un telefono cellulare con un grande display diverso dal dispositivo con doppio schermo che era stato divulgato.
Dopo aver rivelato l’esistenza del dispositivo, Sammobile ha ottenuto ulteriori informazioni su di esso, come ad esempio il numero di modello e l’elenco dei Paesi in cui potrebbe essere introdotto.
Il numero di modello del codice ‘Valley Project’ dovrebbe essere SM-G929F, molto simile al codice del Galaxy S6 Edge+ (SM-G928); questo fa presumere che il dispositivo pieghevole potrebbe avere caratteristiche tecniche in comuni col top di gamma della casa sudcoreana, ma con il display pieghevole come fiore all’occhiello.
Secondo le fonti, il lancio del dispositivo dovrebbe avvenire nei seguenti mercati: BTU – Regno Unito / CPW – Regno Unito (Carphone Warehouse) / DBT – Germania / ITV – Italia / KOR – Corea del Sud / NEE – Paesi nordici / XEF – Francia / XEO – Polonia / XEU – Regno Unito / Irlanda.
Effettivamente Samsung è sempre stata un passo avanti rispetto ai suoi concorrenti nel settore della produzione dei display per smartphone; infatti nel 2010 la società sudcoreana è stata la prima al mondo a rilasciare uno smartphone con display Super AMOLED ed anche il primo smartphone al mondo con un display curvo dual-edge, presente nel suo Galaxy S6 Edge, all’inizio del 2016. Ed ecco che Samsung sembra essere pronta a rilasciare per prima uno smartphone con schermo pieghevole. Infatti Samsung ha già introdotto sul mercato 3 smartphone con display curvo su almeno un lato (S6 Edge, S6 Edge+, Edge) e le indiscrezioni sono concordi sulla previsione che il primo telefono pieghevole di Samsung potrebbe essere in vendita entro la fine del 2017.
Secondo un informatore cinese citato da Sammobile, il primo dispositivo pieghevole del produttore sarebbe in fase di test già da alcuni mesi e starebbe testando il dispositivo in due configurazioni hardware: una con processore Snapdragon 620 e l’altra con chip Snapdragon 820, 3GB di RAM, uno slot per schede microSD e una batteria non rimovibile.
Attualmente gli schermi con tecnologia flessibile sono divisi in quattro tipologie:
- curvi
- piegati
- pieghevoli
- arrotolabili
Oltre a Samsung, sembra che anche LG Display stia producendo i suoi schermi flessibili, ma in questo momento la sua attenzione è rivolta alla sperimentazione di un display trasparente in grado di far sperimentare all’utente la realtà aumentata senza la necessità di indossare dispositivi come ad esempio i Google Glass.