Google è pronta stavolta a far sul serio e sono in arrivo novità importanti che coinvolgeranno più da vicino anche Samsung
Samsung è uno dei produttori in campo Android che, insieme a Google, ha dimostrato con i fatti il proprio impegno in materia di supporto software, con aggiornamenti distribuiti in modo costante su molti smartphone in commercio, con in testa chiaramente i flagship.
Eppure, parlando proprio di smartphone Samsung top di gamma, c’è una caratteristica su cui l’azienda coreana ha dimostrato scarsa considerazione ma che, per effetto delle rinnovate politiche di supporto software adottate da Google, potrebbe finalmente rientrare tra le peculiarità distintive della prossima serie Galaxy S23: i cosiddetti seamless update.
Di cosa si tratta più precisamente? Con questo termine intendiamo fare riferimento alla possibilità del dispositivo (in questo caso gli smartphone Samsung) di aggiornare in background il sistema operativo mentre il terminale è in esecuzione, sfruttando le partizioni di tipo A/B per installare il nuovo firmware.
Una caratteristica vecchia, introdotta svariati anni fa da Google ma che, per la classica politica di frammentazione che affligge il mondo del “robottino verde”, non ha trovato universale diffusione su tutti i dispositivi Android. La musica, però, sta per cambiare, e non soltanto per Samsung.
Più che un cambio di rotta dell’azienda coreana, il supporto ai seamless update da parte degli smartphone Samsung deriverebbe da una sorta di “imposizione” di Big G. Che con l’aggiornamento Android 13 potrebbe sdoganare i seamless update in modo generalizzato.
Samsung Galaxy S23: in arrivo il supporto “forzato” ai seamless update
Come si evince infatti da alcune indiscrezioni, che sottolineano come la licenza GMS richieda il supporto obbligatorio dell’A/B virtuale, l’azienda di Mountain View farà in modo che i propri patner OEM adottino gli update seamless sui dispositivi che vengono avviati con Android 13. A far da eccezione, pertanto, saranno i dispositivi (smartphone e tablet) con a bordo versioni precedenti del “robottino verde”.
In ogni caso, è bene dire che non si tratta di una vera e propria novità, considerato che già con il lancio di Android 11, Google aveva preannunciato una mossa simile, salvo poi ritrattare le proprie strategie prima del lancio dell’aggiornamento.
Accadrà anche stavolta? La sensazione è che Big G voglia adesso forzare la mano e vedremo se finalmente i prossimi Galaxy S23, gli smartphone Samsung top di gamma attesi a inizio dell’anno prossimo, supporteranno i fatidici seamless update. E non solo loro, sia chiaro.