Samsung presenta due nuovi sensori per le fotocamere degli smartphone, di cui uno da addirittura 200 megapixel. Saranno questi i componenti della serie Galaxy S22?
Le indiscrezioni rimbalzate in rete nelle scorse settimane hanno finalmente trovato definitiva conferma. Samsung è pronta a rivoluzionare la fotografia su smartphone, pescando fuori dal cilindro un sensore da addirittura 200 megapixel. Un quantitativo a dir poco esagerato se si guarda all’attuale panorama dell’industria mobile, ma che promette tangibili benefici non soltanto in termini di risoluzione, ma anche e soprattutto di qualità negli scatti, dove a far la parte del leone è la larghezza dei pixel.
Ribattezzato come ISOCELL HP1, il nuovo sensore dell’azienda coreana sfrutta infatti una nuova tecnologia di pixel binning denominata “Chameleon” in grado di raggruppare da 4 a 16 pixel dentro a un singolo pixel, così da migliorare le fotografie immortalate in condizioni di luce precaria. La soluzione escogitata da Samsung garantirà soprattutto versatilità negli scatti, potendo adattare il sensore a seconda dei diversi scenari: si potrà fotografare a 50 megapixel con pixel larghi 1,28 micron, oppure a 12,5 megapixel per ottenere invece dei pixel di dimensione pari a 2,56 micron. Nulla vieta comunque di utilizzare in pieno giorno tutti i 200 megapixel per avere la massima risoluzione possibile.
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Ufficiale anche il sensore da 50 megapixel: sarà quello di Galaxy S22 e S22+?
Secondo le indiscrezioni più accreditate, il nuovo sensore dovrebbe essere utilizzato su Galaxy S22 Ultra, mentre i modelli tradizionali dovrebbero a questo punto ripiegare su una fotocamera da 50 megapixel, anch’essa di nuova generazione. Samsung l’ha ufficializzata in data odierna e presenta accorgimenti di rilievo soprattutto per quanto riguarda la velocità di messa a fuoco, grazie all’aggiunta di molti più fotodiodi.
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Il nuovo sensore denominato ISOCELL GN5 ha anche un altro primato: è il primo al mondo a far sfoggio della tecnologia Front Deep Trench Isolation, la quale consente a ciascun fotodiodo di assorbire e trattenere molte più informazioni sulle luce, migliorando conseguentemente la capacità full-well dei fotodiodi (FWC) e diminuendo così la diafonia all’interno del pixel.