Samsung, l’azienda sudcoreana che si sta espandendo sempre di più nel mercato, prima con la realizzazione di diversi modelli di smartphone e tablet e poi con l’introduzione dei dispositivi indossabili, ha presentato una domanda di brevetto per una lente a contatto intelligente con display, fotocamera ed altre funzionalità integrate.
La domanda di brevetto è stata depositata in Corea del Sud e descrive una lente a contatto dotata di un mini display, una fotocamera, un’antenna e vari sensori che rilevano i movimenti degli occhi, come ad esempio il battito delle palpebre.
Nel brevetto si legge che il dispositivo dialoga con un dispositivo esterno, che può essere uno smartphone o un tablet ed il display è in grado di proiettare le immagini, provenienti dal dispositivo direttamente nell’occhio di chi indossa la lente.
Attraverso un sensore integrati, ad esempio, per ogni azione verrebbe associata ad un battito delle palpebre, oppure che al battito doppio, lento o veloce, per un’altra azione.
Nel documento di Samsung, si legge che il motivo per cui l’azienda intende sviluppare un tipo di lenti a contatto intelligenti, sarebbe quello di andare oltre i limiti qualitativi che possono essere raggiunti con i visori digitali o gli occhiali intelligenti, come o Google Glass ad esempio. Effettivamente una lente è il mezzo più naturale per fornire l’accesso alla realtà aumentata, perché si trova a diretto contatto con l’occhio.
Pare che Samsung non sia l’unica realtà aziendale a lavorare ad un tale progetto innovativo; in precedenza sia Google che la stessa azienda sudcoreana avevano depositato altri brevetti del genere.
Nel 2014, infatti, Google aveva presentato un brevetto per la realizzazione di una lente a contatto che integra una micro-fotocamera e dei sensori sulla superficie, che sarebbero in grado di aiutare le persone non-vedenti ad evitare gli ostacoli quotidiani scattando delle foto del percorso che si sta praticando a piedi.
Il progetto, ancora alle prime fasi, illustrava il concetto di funzioni intelligenti degli occhiali Google Glass con la comodità delle lenti a contatto, poiché praticamente invisibili.
Sicuramente potrebbero volerci anni per regolamentare l’utilizzo legale delle lenti a contatto intelligenti, poiché uno dei motivi per cui i Google Glass in edizione Developer per sviluppatori non sono diventati una realtà commerciale per il mercato Consumer è proprio la violazione della privacy, in cui si può incorrere facilmente, anche solo camminando per strada indossando un dispositivo con telecamera integrata che sia in grado di registrare qualunque cosa e persona si trovi a passare vicino. Per non essere accusati di violazione della privacy è sempre necessario ottenere il consenso da parte di chi viene ripreso o fotografato.
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