Alcune vecchie schede telefoniche oggi sono molto rare ed ambite dai collezionisti: il loro valore, infatti, può essere molto alto. Scopriamo quali sono e quanto valgono.
Chi è che non ricorda le schede telefoniche della Sip, poi divenuta Telecom Italia, che tra gli anni ’80 e ’90 la facevano da padrone. Per i più giovani che non le conoscono, si trattava del sistema prepagato da utilizzare ai telefoni pubblici.
Negli archivi della Telecom, la prima scheda telefonica prepagata risale al 1976. Dopo l’utilizzo, le schede potevano essere conservate ed, oltre un mezzo di pagamento per le chiamate, divenne veicolo di messaggi a sfondo politico e sociale o anche pubblicitario. Questo le ha rese di culto per i collezionisti. Le schede furono prodotte in tagli da 5000, 10.000 e 15.000 lire. Queste ultime, prodotte in taglio minore, sono considerate tra le più rare e le si trova in vendita sui forum specializzati o su eBay.
Sono diversi i tipi di schede telefoniche in circolazione. In primis ci sono quelle ‘pubbliche’ precursorie, ovvero le prime ad essere rilasciate ed avevano la banda magnetica posizionata in verticale. Successivamente sono arrivate quelle con tecnologie orizzontale Urmet, della serie ‘bianca’ e ‘rossa’. Ancora, poi, è arrivata la serie ‘turistica’ che rappresentava la prima scheda con su raffigurata un’immagine. Non mancano poi le schede pubbliche ordinarie in tre versioni: ‘Fasce Orarie’, ‘Scopri la carta infinita’ e ‘Compagna di tutti i giorni’. Tra le più rare ci sono anche le schede pubbliche commemorative e quelle omaggio.
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Schede telefoniche, come conoscerne il valore
Stabilire il valore di una scheda telefonica dipende da diversi fattori. In particolare dalla serie, dall’immagine riprodotta su di essa, poi il valore d’acquisto, data di scadenza, tiratura, azienda produttrice, presenza di codici numerici o a barre. Va valutato anche lo stato di conservazione, tra cui eventuali danni, graffi o parti mancanti. Per esempio, se l’angolo tratteggiato da staccare per usare la scheda è intatto, il valore sarà maggiore. Alcune schede, inoltre, assumono valore per delle stampe errate.
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Certo è che eBay è un buon metro di giudizio per capire a quanto vendere i propri pezzi. I collezionisti sono pronti ad arrivare fino a 1000 euro per alcuni esemplari.