Sempre più professionisti diventano nomadi digitali, ma da dove iniziare? I Paesi migliori dove lavorare

Volete iniziare una nuova vita da nomade digitale? L’idea è ottima, ma se non sapete dove andare, abbiamo qualche idea interessante per voi.

Il mondo del lavoro è cambiato. Quando è iniziato il tragico periodo della pandemia di Coronavirus le aziende che hanno potuto hanno chiesto ai propri dipendenti di lavorare da casa. Una tipologia di lavoro che molti hanno apprezzato e si sono chiesti: ma perché non farlo sempre? Perché non diventare addirittura un nomade digitale?

Nomade Digitale dove trasferirsi
Le destinazioni al top dove vivere da nomade digitale (Cellulari.it)

Alcune professioni, oggettivamente, non richiedono una presenza fissa in sede all’interno dell’azienda. Ciò che conta è il rispetto della consegna, il conseguimento degli obiettivi, la qualità dell’operato. Se poi tutto questo avviene nella propria casa o in giro per il mondo, al datore di lavoro perché dovrebbe importare? Così l’idea di lavorare viaggiando, familiare soprattutto a tanti liberi professionisti, ha iniziato a solleticare anche i dipendenti delle aziende. Oggi l’universo dei nomad worker è in espansione e, molto probabilmente, ci state facendo un pensierino anche voi che state leggendo.

Come iniziare e dove iniziare a viaggiare per fare i nomadi digitali?

Per intraprendere la strada del nomade digitale bisogna, prima di tutto, avere un lavoro che lo consenta. Giornalisti, copywriter, sviluppatori, grafici… sono tutti mestieri che, nella maggior parte dei casi, non necessitano di una presenza fissa in azienda. Ecco allora che subito ci immaginiamo a lavorare seduti su un’amaca in Indonesia, oppure a sorseggiare un té caldo in un caffè di Londra mentre sviluppiamo un nuovo sito o una nuova applicazione.

Da dove iniziare per essere un nomade digitale
Nomadi digitali: le mete top dove iniziare a lavorare (Cellulari.it)

La fantasia corre, ma non è così semplice. Prima di tutto, se dovete interfacciarvi comunque con dei clienti, seppure in via virtuale, dovete tenere presente il fuso orario. Andare dall’altra parte del mondo potrebbe complicare le comunicazioni. Stessa cosa se optate per una destinazione dove la connessione internet non è stabile. Senza contare poi i costi della vita. Se decidete di iniziare quindi la vita da nomade digitale è bene analizzare dove andare!

Tra le destinazioni migliori troviamo sicuramente il Portogallo. Paese aperto alla cultura del nomadismo digitale al punto da aver destinato un visto apposito per questo scopo per i cittadini extra Unione Europea. Inoltre qui, se si cerca l’anima più autentica, si possono anche scegliere città rurali di rara bellezza dove il costo della vita è super conveniente.

Nel resto dell’Europa, se non volete incappare nel problema del fuso orario, va bene praticamente qualsiasi destinazione. L’unico elemento da considerare è che la vita nei paesi nordici, ad esempio, è piuttosto cara per chi ha uno stipendio italiano medio. Potete però sempre iniziare a “carburare” optando per città vicine ai grandi centri dove, sicuramente, si possono trovare case e appartamenti in affito ad un prezzo più conveniente.
Se invece non avete alcun tipo di problema di fuso orario perché comunicate con i clienti solo via email e non avete praticamente mai delle urgenze da risolvere live allora le possibilità aumentano. Bali, un po’ come tutto il sud-est asiatico, ha un appeal pazzesco per chi vuole iniziare la vita da nomade digitale. Il wi-fi si sta diffondendo sempre di più, c’è un visto ad hoc, il B211, che dura 60 giorni e si può estendere per altre 2 volte arrivando così ad un totale di sei mesi. Cosa attira di più di queste destinazioni? Il clima, il paesaggio e il costo della vita.

Avete soddisfatto i vostri dubbi? Siete pronti a partire?

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