Marzo deve essere un mese stranamente caldo per i diritti tv. Un anno fa, proprio di questi periodi, le Idi colpirono Sky, un po’ sorpresa un po’ sconfitta dal dinamico duo DAZN-TIM: sette partite in esclusiva, le restanti in co-esclusiva, a Sky rimasero le briciole, con tanto di perdita di clienti, ma neanche poi così troppo come i maligni sospettavano.
Un anno dopo le cose potrebbero nuovamente cambiare. TIM non è soddisfatto e starebbe pensando alla rimodulazione di un nuovo assetto, nel quale potrebbe rientrare Sky, sempre vogliosa di riprendersi ciò che era suo.
La trattativa in corso viene svelata da Milano-Finanza, secondo cui si potrebbe aprire uno scenario del genere del campionato di Serie A che verrà: TIM rinuncerebbe all’esclusiva delle dirette delle partite di Serie A, in cambio otterrebbe un cospicuo sconto. Già, la cifra spaventosa con cui DAZN e TIM hanno vinto la battaglia dei diritti tv non è di poco conto: 840 milioni, di cui 340 milioni a stagione sono di TIM grazie all’accordo di distribuzione esclusiva con DAZN, parzialmente depotenziato in sede Antitrust dalla rinuncia ad accoppiare fibra e TimVision.
Del duopolio DAZN-TIM la parte maggiormente scontenta è TIM, sorpresa negativamente dal non raggiungimento dei risultati sperati, sempre secondo Milano Finanza. Sarebbe stato proprio il colosso italiano di Telecom Italia attivo nel settore della telefonia mobile e fissa a chiedere a DAZN di rivedere il contratto.
Difficile immaginare che DAZN possa correre da solo, senza TIM. E qui che tornerebbe in gioco Sky, con l’opportunità di trasmettere anche i restanti sette partite a giornate sul satellite. Ma come? Un’idea prospettata è quella di trova qualche forma di sublicenza.
Un’altra domanda sorge spontanea: a quale prezzo? Impossibile allo stato attuale capirlo. In mezzo a tanti dubbi, l’unica certezza è che non si potrà trattare sicuramente sulla base dei 500 milioni proposti a DAZN all’indomani dell’assegnazione dei diritti tv.
L’entità dell’investimento di Sky, ipotizza Milano-Finanza, potrebbe in realtà dipendere dall’esito delle trattative in corso fra l’OTT e il gruppo TLC, per TIM l’occasione di abbassare la cifra di 340 milioni, sborsata per arrivare a quella fatidica somma di 840 milioni, che permise a DAZN e TIM di convincere i presidenti di Serie A, anche i più scettici. E ce n’erano all’epoca.
Se TIM si dovesse godere quel forte sconto sui 340 milioni, la palla passerebbe a DAZN, che a quel punto potrebbe aprire un’altra trattativa, ma riuscita un anno fa, ossia dialogare con Sky per compensare quanto perso nella transazione con TIM.
Milano-Finanza ha aperto una nuova strada, anche se al momento non c’è stato nessun incontro a tre. Chissà che non avvenga in un futuro molto prossimo.
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