L’uso di app e siti web sui telefoni presenta alcune differenze da non sottovalutare in termini di sicurezza e privacy.
Nell’era digitale in cui viviamo, il telefono cellulare è diventato uno strumento indispensabile. Usato per navigare in internet, fare acquisti, controllare la posta elettronica e molto altro, il nostro smartphone è costantemente connesso. Con così tante attività svolte quotidianamente sui dispositivi mobili, la questione della sicurezza diventa cruciale. Molti utenti si pongono però una domanda apparentemente semplice ma in realtà complessa: è più sicuro utilizzare un’app o un sito web sul proprio telefono?
La risposta a questa domanda potrebbe essere per certi versi sorprendente. Sia i siti web che le app hanno i loro vantaggi e svantaggi in termini di sicurezza e privacy, ma seconda del contesto di utilizzo e delle esigenze specifiche dell’utente potrebbe essere opportuno preferire una delle due alternative.
Quando si parla di sicurezza, la maggior parte degli esperti tende a preferire l’uso dei siti web rispetto alle app, seppur con alcune riserve. Gli store di app mobili di Apple e Google effettuano un controllo rigoroso delle app per garantirne la sicurezza, ma questo processo non è infallibile. Dopo aver scaricato un’app, i creatori hanno la possibilità di raccogliere informazioni che i siti web generalmente non possono ottenere facilmente, come la posizione approssimativa, il livello della batteria e i dispositivi collegati alla rete WiFi.
Le app ben progettate offrono generalmente una buona protezione della sicurezza e della privacy, ma non è sempre facile distinguere tra quelle sicure e quelle potenzialmente dannose. Al contrario, i siti web non possono accedere facilmente a informazioni riservate senza il permesso dell’utente, almeno per quanto riguarda browser come Google Chrome, Apple Safari, Mozilla Firefox e Microsoft Edge. Questi motori di ricerca sono infatti dotati di misure di sicurezza avanzate e offrono opzioni per aumentare la privacy, come il blocco degli annunci mirati.
La differenza tra i due sta quindi tutta nella capacità delle app di raccogliere dati. Una volta installata un’app, questa può ottenere e condividere molte informazioni sensibili, come la tua posizione approssimativa, il livello della batteria e i dispositivi collegati alla tua rete WiFi. Questi dati possono essere trasmessi a società pubblicitarie e broker di dati. Sebbene Apple e Google richiedano il permesso dell’utente per la raccolta di alcune informazioni, ci sono ancora rischi di tracciamento non autorizzato.
Alla luce di quanto detto, come dovrebbe comportarsi l’utente? Per i servizi che non si usano frequentemente, potrebbe essere più sicuro e pratico utilizzare il sito web piuttosto che scaricare un’app. Molti esperti consigliano anche di eliminare le app che non utilizzi regolarmente per ridurre il rischio di raccolta di dati non necessari.
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