Smart working. Una parola che non esiste nel vocabolario inglese, nella terra di Sua Maestà usano il “working from home” con tanto di acronimo WFH, c’era già prima dell’emergenza sanitaria, ma il Covid-19, di riflesso, ha fatto diventare di uso comune.
Ebbene, lo smart working, ossia quella flessibilità dei processi lavorativi nell’ambito delle nuove tecnologie che rendono il lavoro più “intelligente”, quindi “smart”, piace al 73% dei lavoratori, che lo vorrebbero anche in assenza di pandemia da Coronavirus, come rivelato da uno studio di Microsoft, ripreso in Italia anche da CorCom.
Smart working, il 73% dei lavoratori spera nella continuità post Covid-19
Lo studio del colosso informatica creato da Bill Gates e Paul Allen, denominato World Trend Index 2021, ha coinvolto oltre 30mila persone in 31 Paesi, compresa l’Italia, offrendo dati molto interessanti. “The Next Great Disruption is Hybrid Work – Are We Ready?” ha analizzato i dati relativi alla produttività e alle modalità di lavoro raccolti in modo anonimo tramite Microsoft 365 e LinkedIn, evidenziando come questa modalità abbia creato nuove opportunità di lavoro per alcuni, offerto più tempo per la famiglia ad altri, fornito opzioni per decidere se o quando andare al lavoro, gestendolo.
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Il risvolto della medaglia, sottolinea Microsoft, è dato dalle aziende, diventate più isolate quest’anno, con la conseguenza che, in tempo di smart working, l’esaurimento digitale è una minaccia reale e insostenibile.
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In generale i dipendenti di una società, che lavorano in smart working, vogliono entrambi i mondi: 7 lavoratori su dieci desiderano che le opzioni di lavoro remoto flessibili continuino, mentre oltre il 65% è favorevole a lavorare di persona, con i propri team. Per prepararsi, il 66% dei responsabili delle decisioni aziendali sta valutando la possibilità di riprogettare gli spazi fisici per meglio adattarsi agli ambienti di lavoro ibridi.
I dati sono chiari: estrema flessibilità e lavoro ibrido definiranno il posto di lavoro post-pandemia. “Le scelte di oggi comporteranno il successo futuro di ogni azienda”. La conferma del fenomeno smart working arriva da Jared Spataro, Corporate Vice President di Microsoft 365.
“Queste decisioni avranno conseguenze importanti su come plasmiamo la cultura aziendale, come attraiamo e coltiviamo i talenti – conclude – così come sulle future opportunità di collaborazione e innovazione”.