Già lo scorso febbraio aveva evoluto il concetto di smart working con l’ibrido, il lavoro flessibile permanente, supportato da una strategia immobiliare innovativa di RevLabs per riutilizzare tutti i suoi uffici come spazi collaborativi flessibili. Ora Revolut continua nella sua politica innovativa riguardo al lavoro a distanza.
Con una nota ufficiale l’app finanziaria da oltre 10 milioni di clienti sparsi in tutto il mondo annunciato un’importante novità: consentirà ai suoi oltre 2mila dipendenti di lavorare dall’estero fino a 60 giorni l’anno.
Smart working, ai dipendenti di Revolut va benissimo così
“Una volta che le restrizioni per viaggiare saranno allentate, sempre seguendo le linee guida delle autorità sanitarie nazionali, i dipendenti Revolut avranno l’opportunità di lavorare temporaneamente da un luogo diverso rispetto al paese di impiego”.
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Jim MacDougall si spiega meglio: “Riteniamo che quando i vari paesi inizieranno a revocare le restrizioni locali e di viaggio – dice il VP of people di Revolut – questa nuova policy sarà un enorme successo: stiamo eliminando i confini nel settore dei servizi finanziari. I nostri dipendenti hanno chiesto flessibilità e questo è ciò che stiamo offrendo loro come parte della nostra continua attenzione all’esperienza e alla selezione dei talenti”.
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Revolut consente alla stragrande maggioranza dei suoi oltre 2.000 dipendenti di scegliere quando e quanto spesso desiderano lavorare da casa o visitare il posto di lavoro. I nuovi RevLabs hanno circa il 70% dello spazio dedicato alla collaborazione e al lavoro di squadra, in risposta al feedback dei dipendenti.
Ai dipendenti di Revolut sta benissimo così: il 98% afferma di essersi adattato bene e il 90% dei team leader afferma che le prestazioni non sono state influenzate. Tuttavia, il 65% dei dipendenti ha affermato di volere la libertà di venire in ufficio quando lo desiderava, da qui Revolut ha voluto creare un framework che crei un ottimo ambiente per collaborazione quando ne hanno bisogno, supportando pienamente i dipendenti che desiderano continuare a lavorare da casa.
Sin dall’inizio dell’emergenza sanitaria, Revolut ha introdotto una politica di lavoro ibrida. L’intera forza lavoro della fintech ha lavorato esclusivamente da casa dalla fine di marzo 2020, con interruzioni minime dei servizi.
Dopo il lockdown ma sempre nell’era della pandemia, Revolut è stato lanciato in tre nuovi grandi mercati, con i suoi conti Junior e trading di materie prime in tutto il mondo: Stati Uniti, Australia e Giappone. Smart working, REVOLUTion è servita.