Master Lu incorona lo smartphone Android più potente del 2021

La rinomata piattaforma Master Lu celebra senza indugi lo smartphone Android più potente di questo primo scorcio di 2021.

Il settore degli smartphone Android è sempre più denso di proposte e di alternative, confermando l’interesse strategico dei produttori – in special modo quelli di derivazione cinese – sull’industria mobile. Una battaglia che si gioca su molteplici fronti e in cui a farla da padrone è sovente il comparto fotografico, per inciso la caratteristica effettivamente in grado di spostar gli equilibri e talvolta anche giustificare la differenza di prezzo tra dispositivi apparentemente identici nelle loro schede tecniche.

C’è però un punto che unisce gli smartphone Android commercializzati dai produttori cinesi ed è quello della potenza. Un terreno spigoloso se si guarda alla quantità di alternative in commercio, ma che pure offre un interesse in taluni casi anche spasmodico da parte degli utenti, in special modo quelli che sono soliti utilizzare il proprio dispositivo per lunghissime sessioni da gaming. In quest’ottica, un utile parametro di raffronto è caratterizzato dalla piattaforma benchmark Master Lu, le cui recenti rilevazioni hanno permesso di far definitiva chiarezza sullo smartphone Android più potente del 2021.

Acclarato che tutte le proposte sono unificate dalla presenza del processore Snapdragon 888 di Qualcomm, c’è tuttavia un prodotto in grado di spiccar sulla concorrenza: si tratta del Black Shark 4 Pro, smartphone da gaming realizzato da una controllata di Xiaomi. Inequivocabile, su tali basi, lo score di 938.991 punti affibbiato dallo specialista benchmark, ben superiore rispetto ai pur validi punteggi raggranellati dall’ASUS ROG Gaming Phone 5 Phantom e dal Nubia Red Magi 6 Pro.

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L’importanza di un sistema di raffreddamento

Non è un caso che il podio sia rappresentato da dispositivi fortemente sbilanciati sotto il fronte del gaming. L’inserimento del processore Snapdragon 888 non rappresenta, in effetti, l’unico parametro di riferimento, giacché a far peso preponderante è soprattutto ciò che sta a “contorno” del chipset di Qualcomm: il riferimento va soprattutto ad un efficace sistema di raffreddamento – capace cioè di contener le temperature ed evitare fenomeni di downclocking nell’operatività del processore – ma anche ad alcune “finezze” certamente apprezzate dai gamers più incalliti, come la frequenza della memoria RAM e del disco interno.

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Il resto della graduatoria vede la presenza di alcuni volti noti, peraltro alcuni anche oggetto di importanti sconti in Italia: si pensi al Vivo X60 Pro+, ma anche allo Xiaomi Mi 11 Ultra, l’Oppo Find X3 Pro e il OnePlus 9 Pro.