Non soltanto su desktop: il nuovo sistema operativo Windows 11 è stato scovato anche su smartphone e il risultato è a dir poco spettacolare.
Mentre continua a tener banco la questione dei requisiti minimi di Windows 11, c’è chi ha già avuto modo di toccare con mano il nuovo sistema operativo di Microsoft sfruttando uno…smartphone. No, non si tratta degli storici modelli realizzati da Nokia o dallo stesso gigante di Redmond, bensì di un dispositivo apparentemente inusuale – peraltro già sul mercato da ormai diversi anni e perciò superato dalle più recenti proposte hardware – ma che ha alle spalle una community fortissima.
Il riferimento va inequivocabilmente verso OnePlus 6T, smartphone che soltanto nelle scorse ore è stato inserito nel novero di quelli aggiornabili ad Android 11. L’amministratore delegato Pete Lau ha annunciato sul forum ufficiale la disponibilità di una versione Open Beta della HydrogenOS, ossia l’interfaccia proprietaria – alter-ego dell’apprezzatissima OxygenOS – installata su tutti i dispositivi dell’azienda smerciati in Cina e destinata ad esser rimpiazzata dalla ColorOS di Oppo.
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OnePlus 6T con Windows 11. Un esercizio di stile particolarissimo
Questa versione accoglie al suo interno una particolarità a dir poco inusuale: è dotata di una forte personalizzazione software che permetterebbe al OnePlus 6T di poter avviare indifferentemente il sistema operativo Android oppure l’ultimo Windows 11. Un esercizio di stile? Probabile, ma il risultato è certamente incredibile se si guarda ai risvolti futuri. Pensiamo, infatti, alla possibilità di utilizzare un software completo come quello desktop dentro a un minuscolo dispositivo mobile, con la consequenziale opportunità di lanciare tutti i programmi appositamente congegnati per Windows 11: Adobe Photoshop, Microsoft Word, passando per alcuni capitoli della saga Call Of Duty.
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Pete Lau non lo dice, ma siamo convinti che l’utilizzabilità di Windows 11 su OnePlus 6T debba fare i conti con svariati compromessi: in primo luogo, le minuscole dimensioni del display se confrontate a quelle dei notebook, ma anche ad una piattaforma hardware non perfettamente compatibile con il sistema operativo di Microsoft. Un esercizio di stile, ancora una volta, ma con un risultato certamente sorprendente. E chissà che in futuro non arriveranno davvero degli smartphone capaci di sfruttare il software Windows, con tutti i suoi programmi e le sue peculiarità distintive. Microsoft ci sta già lavorando, ma l’impresa non è in effetti propriamente agevole.