Il numero di telefoni con lettori di impronte digitali è in aumento; tra pochi anni sugli smartphone la funzione del lettore di impronte digitali sarà uno standard.
Secondo un rapporto della società taiwanese DigiTimes nel 2017 i sensori di impronte digitali per il riconoscimento dell’identità saranno utilizzati sempre di più sugli smartphone, con una quota di presenza in aumento che raggiungerà il 50% nel 2017.
Secondo quanto riferiscono gli analisti, la domanda di scanner di impronte digitali ha avuto un incremento costante dal 2015, quando la penetrazione sul mercato era solo del 20%. Inoltre, siccome l’integrazione nei dispositivi dei sensori di impronte da parte delle aziende produttrici di cellulari è di molto aumentata nell’ultimo anno, è anche stata prevista una crescita del numero di fornitori di questi sensori, che determinerà quindi una nuova competizione sul mercato.
Il numero di telefoni dei marchi cinesi e taiwanesi con lettori di impronte digitali di fascia media e a volte anche di fascia bassa è aumentato e molto probabilmente tra pochissimi anni il lettore di impronte digitali sugli smartphone sarà una delle caratteristiche tecniche base, mentre gli analisti affermano che, grazie alla forte diminuzione dei prezzi dei sensori registrato nella seconda metà dell’anno in corso, nel 2017 le vendite di sensori di impronte digitali provenienti dal continente asiatico potrebbero crescere più del 100% rispetto al 2016.
E’ probabile che tra qualche anno il lettore di impronte digitali potrebbe addirittura diventare secondario da quando Samsung ha lanciato il suo Galaxy Note 7 rendendo disponibile per i suoi clienti il primo smartphone con uno scanner per l’iride come metodo alternativo e più sicuro per l’identificazione dell’identità e quindi potremmo trovarlo su dispositivi di qualsiasi fascia di prezzo.
Secondo il rapporto di Digitimes,nei prossimi anni i maggiori produttori di smartphone e tablet integreranno uno scanner dell’iride in almeno uno dei propri nuovi prodotti ed Apple potrebbe fare questa scelta già entro il 2018.
La tecnologia di scansione delle impronte digitali viene utilizzata per garantire la sicurezza del dispositivo e la protezione dei dati e delle informazioni sui servizi di pagamento mobile, come ad esempio Samsung Pay., ma la nuova tecnologia di scansione dell’iride fornisce agli utenti una forma di autenticazione in più che fortifica la sicurezza dei propri dati; infatti con la scanzione dell’iride gli utenti non devono neanche toccare il proprio smartphone per verificare l’identità, ma semplicemente guardare il display per completare l’operazione di scansione. Inoltre la scansione dell’iride potrebbe portare ad una diminuzione delle rilevazioni errate rispetto alla scansione delle impronte digitali, essendo molto meno facile da hackerare.