Come ottimizzare il tuo smartphone: ci sono delle funzioni che è meglio non disattivare onde evitare di trovarsi in guai serissimi.
È il dispositivo più utilizzato al mondo, per distacco. Se ne contano più di 4 miliardi, un numero in costante crescita, che siano Android o iOS interessa il giusto. Ovvio che lo smartphone deve essere ottimizzato al massimo, a immagine e somiglianza dell’utente che lo ha tra le mani.
Social, passaparola, rivenditori, tutti a consigliarsi il buon uso. Vero, ma fino a un certo punto. Un po’ come accade nel momento della scelta, anche nel caso delle funzionalità, se disattivarle o meno, molto dipende dall’uso che ne facciamo. C’è, per esempio, chi preferisce salvare foto e video di deafult perché con lo smartphone ci lavora, e chi invece disattiva la funzione automatica, per i più disparati motivi: poco spazio, poca voglia di salvare file o notifiche. Giusti entrambi i casi, l’ottimizzazione di uno smartphone passa per il nostro modus vivendi e operandi. E poi ci sono quelle funzioni che s’intrecciano e s’intersecano tra modi differenti di utilizzare il proprio smartphone.
Dalle applicazioni al microfono, così ci spiano. E così possiamo difenderci
Sì perché la sicurezza dei nostri dati e della nostra privacy unisce tutti sotto un unico tetto. Ormai è conclamato che lo smartphone è il primo dispositivo che utilizziamo ma anche la fonte di spionaggio. Basta pensare alla geolocalizzazione, in pratica tutti potrebbero sapere dove stare. Attraverso il microfono, riescono anche a sentirci.
Quante volte utilizziamo il nostro smartphone a mo’ di registratore, ascoltando e registrando le conversazioni attraverso il microfono. Ebbene, alcuni frammenti di audio potrebbero essere inviati verso app, come i social Facebook (ma anche Instagram o TikTok) senza che l’utente se sappia qualcosa, né preavviso, con la conseguenza benevola che tale condivisione avrà sulla propria esposizione pubblicitaria, malevola che possa finire nelle mani sbagliate, hacker o cybercriminali su tutti.
Forse non tutti sanno che molte applicazioni utilizzano le autorizzazioni concesse dall’utente in fase di download per accedere al microfono e acquisire periodicamente le informazioni. App ma non solo. Assistenti vocali (Google, Siri o Alexa) fa lo stesso. Le aziende pubblicitarie utilizzano spesso i dati raccolti da applicazioni e dispositivi per mostrare all’utente una pubblicità mirata. Come evitare di essere spiati? Disattivando il microfono. Dentro impostazioni c’è “Dati e privacy”, scorrendo il menù ecco l’opzione “Attività web e app”, disabilita “Includi attività vocale e audio”. Ora lo sai, a te la scelta in base all’utilizzo del tuo smartphone.