A partire dal prossimo 17 marzo, c’è un’importante novità che andrà a riguardare tutti gli smartphone venduti in Italia
Tutti gli smartphone immessi sul mercato europeo potranno presto usufruire dei segnali satellitari Galileo per identificare la propria posizione in caso di chiamate di emergenza al numero unico 112. La scritta sul pacchetto si troverà di fianco a quella del logo CE, così da mettere il punto esclamativo sulla modifica che entrerà in vigore dal prossimo 17 marzo.
Questo vuol dire che, già da settimana prossima, i pacchetti dei device mobile presenti nei vari negozi di elettronica e presso i centri degli operatori telefonici saranno obbligati ad avere Galileo tra le diciture obbligatorie.
Smartphone con servizio Galileo, ecco tutti i vantaggi
I vantaggi per gli utenti saranno molteplici ed immediati. Con il servizio Galileo disponibile su tutti gli smartphone venduti in Italia, sarà possibile sfruttare un sistema di geolocalizzazione ancor più preciso ed efficiente. Il GPS è di base militare statunitense, mentre il sistema generale sarà totalmente europeo. Anche il packaging dei prodotti, come già accennato, dovrà essere modificato. Una notizia che va ad interessare in particolare tutti i marchi che vendono i propri device in Europa e in Italia, obbligati ad adeguarsi alla normativa.
Già nel 2019, in realtà, si è iniziato a procedere a passo spedito verso questo cambiamento. La pubblicazione del regolamento della Commissione europea stabilisce infatti misure per introdurre Galileo nei device dotati di “capacità di calcolo avanzate“. La data scelta era appunto il 17 marzo 2022, che ormai dista una sola settimana.
“La grande maggioranza delle telefonate al numero 112 avvengono da smartphone. Queste chiamate supportano l’invio di informazioni sulla posizione, ma non sono basate sul GNSS. E112 sfrutta Galileo per geolocalizzare gli utenti, una soluzione che migliorerà la precisione e consentirà ai soccorritori di raggiungere immediatamente il luogo” veniva spiegato dagli Stati membri dell’Ue ormai 3 anni fa. E finalmente ci siamo, con vantaggi immediati e tangibili per i cittadini europei.