Nell’era post lockdown, ma sempre nel segno della pandemia da Coronavirus, lo smartphone è il dispositivo più utilizzato per navigare su internet. Molto più del pc. Nonostante il forte incremento dello smartphone e del lavoro da casa, il telefonino resta lo strumento indispensabile per gli italiani, sempre più un popolo di navigatori.
Lo rivela un interessante studio da parte delll’Osservatorio Mobile B2c Strategy della School of Management, del Politecnico di Milano. L’impatto del mobile sul business delle aziende è stato davvero imponente, così come le dinamiche del Mobile Advertising, degli strumenti di comunicazione e la costruzione di una buona “user experience” tramite Smartphone evidenziata dalla ricerca dell’Osservatorio, un punto di riferimento qualificato sull’Innovazione Digitale in Italia che integra attività di ricerca, comunicazione e aggiornamento continuo.
Smartphone, 77 ore al mese passate online col proprio telefonino
Il report, con i dati relativi al 2020, evidenzia numeri interessanti, che confermano il trend del popolo italiano. Il 69% degli utenti su mobile ha incrementato l’uso rispetto l’anno passato, raggiungendo le 77 ore al mese passate ad utilizzare il proprio smartphone. Il numero rappresenta circa l’83% del tempo totale trascorso su Internet, con un incremento pari al 29% rispetto al 2019.
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Sono 35,1 milioni di italiani connessi alla rete via smartphone, l’87% della popolazione online, un incremento di circa +1,5 milioni rispetto al 2019 (+4,5%).
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Gli internauti del Belpaese trascorrono una media di 77 ore al mese su internet, da dispositivo mobile: l’83% del tempo passato online, anche qui un incremento, e non potrebbe essere altrimenti in tempo di emergenza sanitaria mondiale, del +29% rispetto all’anno 2019. Il 69% degli italiani ha incrementato il tempo trascorso online.
“Il 2020 ha dimostrato definitivamente come il tema della mobilità non sia più discriminante: lo smartphone è il device preferito dagli italiani per via dell’esperienza semplice e veloce e della possibilità di accesso continuo”. Lo sottolinea Andrea Rangone, Responsabile Scientifico dell’Osservatorio Mobile B2c Strategy del Politecnico di Milano.
La febbre da “telefonino”, chiaramente, si monetizza. Il mobile advertising è aumentato di 9 punti percentuali nel 2020: 1,9 miliardi di euro, più della metà indirizzati alle campagne su smartphone. Decisivo il ruolo dei social: la stragrande maggioranza del mobile advertising è assorbita dai giganti del web, Facebook, Google e Amazon. Tant’è.