Il produttore coreano ha ufficializzato al CES 2021 di Las Vegas una particolare soluzione che dà nuova linfa agli smartphone Samsung finiti nel cassetto.
Non soltanto nuove ed innovative tecnologie, ma anche soluzioni in grado di coniugare utilità e rispetto dell’ambiente. Il CES 2021 in scena a Las Vegas è infatti certamente un prezioso laboratorio di idee e nel novero di queste trova spazio persino il modo per poter rendere utili i vecchi smartphone, magari accantonati dai consumatori – giacché funzionanti – dopo aver acquistato l’ultimo modello di grido. Apprezzabile è, in tal senso, l’ultima trovata di Samsung, che ha ufficializzato in queste ore un programma che permette di rispolverare – sotto nuova ed inedita veste – i dispositivi finiti nel cassetto.
Etichettato sotto l’appellativo di “Galaxy Upcycling at Home“, il progetto del produttore coreano mira a riutilizzare i vecchi smartphone Samsung per scopi sostanzialmente domestici. Non si tratta, ad ogni buon conto, di una novità assoluta, dal momento che l’azienda attiva a Seoul aveva già presentato nel 2017 una soluzione analoga (seppure indirizzata stavolta verso il particolare segmento dell’IoT), finita tuttavia ben presto nel dimenticatoio per la penuria di idee.
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I vecchi smartphone come punto di controllo della casa
Ma in che cosa consiste il programma di riutilizzo dei vecchi smartphone Samsung? Come spiegato dallo stesso produttore coreano in occasione della manifestazione del CES 2021 di Las Vegas, l’elemento cardine del progetto farà leva su un apposito aggiornamento software. In buona sostanza, gli ingegneri rilasceranno un update – indirizzato evidentemente per tutti i dispositivi ormai obsoleti – al fine di permetter loro di dotarsi di tutti gli accorgimenti necessari per un loro impiego domestico.
Samsung ha peraltro abbozzato alcune idee su come poter riutilizzare gli smartphone finiti del cassetto, ovviamente aggiornati delle specifiche funzionalità software messe a punto dagli ingegneri coreani: si pensi, ad esempio, al potenziamento della sicurezza domestica – sfruttando dunque il servizio Samsung Knox – oppure come strumento per intercettare il pianto di un bambino (il vecchio dispositivo, in buona sostanza, farà da notificatore per tutti gli smartphone sparsi nella casa, avvisando così l’utente), oppure ancora per poter prendersi cura dei propri animali domestici o controllare la domotica di casa (accendendo o spegnendo, ad esempio, le luci).
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Non sappiamo ancora quali vecchi smartphone Samsung possano far parte del progetto Galaxy Upcycling at Home, né tantomeno il tempo di rilascio del programma. L’auspicio è che l’apprezzabile trovata del produttore coreano possa effettivamente prendere piede e non naufragare – così come occorso qualche anno or sono – dinanzi alle prime difficoltà.