Negli ultimi anni ci sono stati molteplici cambiamenti per la pubblicazione sui social, alcune restrizioni, altre direttive ma anche nuove possibilità.
Questo sicuramente è stato fondamentale per il largo utilizzo che si fa dei social in ogni ambito e quindi anche dei pericoli che proprio a questi sono connessi. Diventando un punto di riferimento per la vita social, portano alla condivisione di contenuti di ogni tipo.
Foto, video, commenti, che possono generare anche molto traffico e diventare virali, quindi coinvolgere migliaia di utenti online e avere un impatto anche con la vita offline.
La novità sui social che spiazza
La novità in questione spiazza perché per la prima volta forse il senso non è più di regolamentare e di chiudere ma bensì di lavorare in senso inverso, verso proprio l’apertura a un determinato tipo di contenuti, su cui ad oggi la situazione era molto restrittiva.
Facebook e Instagram stanno lavorando per togliere il divieto di pubblicazione delle immagini che mostrano determinati tipi di contenuti. La questione è nata un po’ sulla spinta della differenza che si va a determinare sulle pubblicazioni degli uomini e delle donne. Ad oggi infatti i social, anche per contenuti che rimandano in qualche modo a determinate parti del corpo, hanno un blocco. Delle ginocchia vengono censurate perché sembrano un seno, ma se un uomo pubblica una foto senza maglia con i capezzoli in vista, non succede nulla.
Secondo la Commissione indipendente di vigilanza di Meta, l’azienda che controlla sia Facebook che Instagram, la censura in questo caso è una discriminazione che colpisce la battaglia di emancipazione femminile, transgender, intersex e delle persone non binarie.
Come avverrà il cambiamento
Per questo motivo la commissione, composta da politici, giornalisti, accademici, ha scelto di procedere ad un cambiamento molto importante, per la prima volta, su queste norme. Dopo oltre dieci anni di tensioni in questo senso, i social sono pronti ad accogliere contenuti di nudità che non hanno una valenza sessuale chiaramente ma che sono un modo per abbracciare l’uguaglianza di genere.
Questo non vuol dire che non ci saranno più elementi chiari per poter definire degli obiettivi specifici ma piuttosto si lavorerà comunque verso l’inclusione massima affinché tutti siano sullo stesso piano e possano condividere lo stesso tipo di contenuti. Il problema maggiore in questo caso, resta comunque l’automazione dei sistemi, la stessa che colloca come “sconcio” un paio di ginocchia. I sistemi di moderazione automatica dei contenuti dovrà sempre passare per il controllo umano, anche per poter scindere un topless che ha fini sessuali da quello che è un semplice contenuto condiviso.