A distanza di 40 anni dal suo lancio, il sistema Sony Betamax andrà definitivamente in pensione.
Sviluppato da Sony negli anni ’80, il sistema Betamax era stato creato come antagonista al più diffuso VHS e divenuto simbolo e metafora del concetto di piattaforma globale.
Seppur tecnologicamente migliore, il sistema Betamax non è riuscito ad imporsi come standard mondiale, in quanto gli utenti hanno preferito restare sul sistema VHS, le classiche videocassette a nastro, anche a causa di alcune scelte commerciali discutibili.
Betamax, lanciato ufficialmente nel 1975, consentiva di poter guardare un filmato e al tempo stesso registrare su supporto ottico. Una possibilità ostacolata fortemente dall’industria cinematografica che ha preferito supportare lo standard VHS della Jvc arrivato sul mercato nel 1977 in quanto inizialmente non era possibile registrare.
La sua quota di mercato nel 1985 era del 30% mentre la rivale VHS deteneva il restante 70%.
Le differenti politiche commerciali, favorirono inoltre il sistema VHS: Sony decise di fare come Apple, ovvero tenersi il sistema in esclusiva mentre Jvc fece come Google, offrendo licenze a tutto spiano e spingendo cosi i produttori a preferire il proprio formato.
Persa la battaglia utenti, Betamax riscì a conquistarsi un ruolo primario solo presso i professionisti. Betamax offriva una qualità di riproduzione e registrazione decisamente superiore allo standard VHS, sacrificando però la durata del filmato con un rapporto di 4 a 1 (1 ora di Betamax per 4 ore di VHS).
A partire da marzo 2016, le cassette Betamax saranno fuori commercio, giusto il tempo di smaltire quelle oggi presenti in magazzino.
Oltre a Betamax, Sony ha annunciato il blocco anche per le cassette Micro Mv.