L’abitudine di riavviare regolarmente il telefono può sembrare banale, ma è fondamentale per proteggere i nostri dispositivi.
Negli ultimi tempi, l’importanza di spegnere periodicamente il proprio smartphone è diventata un tema di discussione sempre più rilevante. In un mondo dove la tecnologia è una parte integrante della nostra vita quotidiana, il semplice atto di spegnere e riaccendere il dispositivo può sembrare una misura antiquata. Le ultime ricerche suggeriscono però che questa pratica, oltre a migliorare le prestazioni generali del dispositivo, riveste anche un ruolo cruciale nella sicurezza informatica.
Da sempre gli esperti di sicurezza sostengono che gli smartphone, come tutti i dispositivi elettronici, beneficiano di un riavvio regolare. Questo semplice gesto aiuta a liberare la memoria temporanea e a risolvere eventuali piccoli problemi di software che potrebbero rallentare il dispositivo. Ma, al di là dei benefici per le prestazioni, ultimamente è emerso che spegnere e riaccendere lo smartphone può anche prevenire attacchi informatici e proteggere i dati personali dagli hacker.
Diversi collettivi di esperti di sicurezza informatica, come l’Agenzia per la Sicurezza Nazionale (NSA) degli Stati Uniti, raccomandano di spegnere e riaccendere il proprio smartphone almeno una volta alla settimana. Questo consiglio deriva dalla necessità di prevenire exploit zero-click e attacchi di spear-phishing, che possono compromettere il dispositivo senza alcuna interazione dell’utente.
Quando il telefono viene spento e riacceso, tutte le pagine web e le applicazioni aperte vengono chiuse, disconnettendo anche gli account sensibili, come quelli bancari. Questo processo interrompe eventuali sessioni attive che potrebbero essere sfruttate dai criminali informatici per installare malware o rubare dati. Inoltre, riavviare il dispositivo rende più difficile per gli hacker mantenere un accesso continuo al sistema, costringendoli a lavorare più duramente per violare le difese.
Uno studio del Pew Research del 2015 ha rivelato che quasi la metà degli utenti di smartphone raramente o mai spegne il proprio dispositivo, mentre l‘82% non lo riavvia mai o raramente. Ci sono alcuni segnali che possono indicare se il tuo smartphone è stato compromesso. Se la luce della fotocamera rimane accesa anche dopo aver chiuso l’app, o se si accende inaspettatamente, potrebbe essere un segno di hacking.
Altri indicatori includono la batteria che si scarica più rapidamente del solito, il telefono che diventa insolitamente caldo o lento, app che si chiudono improvvisamente o il telefono che si spegne e si riaccende da solo. Anche messaggi, dati o addebiti sconosciuti sulla bolletta telefonica possono essere segni di una compromissione. Essere consapevoli di questi segnali e adottare misure preventive può aiutare a proteggere i propri dati e mantenere il dispositivo al sicuro.
Per gli appassionati di Playstation, un insieme di proposte da non perdere: i canali ufficiali…
Sei alla ricerca di un Tablet e sei affascinato dal mondo Apple, in questi giorni…
Buonissime notizie per i clienti TIM: internet sarà ancora più veloce nell'immediato futuro grazie a…
Sei alla ricerca di un telefono che ti permetta di fare foto spettacoli pur senza…
Con alcuni semplici trucchi, puoi gestire le informazioni della scheda attività su Google Maps, rimuovendo…
Sono finalmente pubblici i dati di vendita del terzo trimestre del 2025 di Xiaomi, che…