Spotify ha annunciato diversi aggiornamenti per rendere la sua app ancora più accessibile, sia per iOS sia per Android, inclusa una versione beta di una funzione di trascrizione di podcast.
Il servizio musicale svedese, che offre lo streaming on demand di una selezione di brani di varie case discografiche ed etichette indipendenti, incluse Sony, EMI, Warner Music Group e Universal, rivela che inizierà a trascrivere automaticamente alcuni programmi esclusivi e originali nelle prossime settimane, come parte dell’implementazione beta.
Spotify, cambio di look: in soccorso degli ipovedenti
Gli utenti saranno in grado di leggere la trascrizione con o senza audio e potranno toccare sul file per saltare sull’audio, a loro piacimento. “L’obiettivo alla fine – fa sapere un portavoce Spotify, sulle colonne di The Verge – è quello di abilitare le trascrizioni in tutti i podcast su Spotify“.
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Funzione particolarmente utile per le persone che desiderano eseguire la scansione e spostarsi in un podcast, possibilmente per ascoltare un determinato segmento, ma anche per le persone che preferiscono leggere piuttosto che ascoltare. Spotify, in tal senso, è una delle prime principali applicazioni di podcast a rendere la funzionalità automatizzata.
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Insieme alle trascrizioni, l’applicazione subirà anche modifiche visive, in termini di colori dei pulsanti, formattazione del testo e dimensioni. L’idea è di rendere la navigazione e l’utilizzo dell’applicazione più facile per le persone ipovedenti e con disabilità visive. Il nuovo look dovrebbe aiutare gli utenti a usare Spotify in situazioni di scarsa illuminazione o di riflessi dello schermo elevati.
Inoltre, gli utenti iOS possono anche aumentare la dimensione del testo attraverso le loro impostazioni. Per farlo, questo il percorso: bisogna accedere a Impostazioni, poi “Accessibilità” e quindi tap su “Display e dimensioni del testo“. Da lì, “Testo più grande“.
Spotify è disponibile, nella versione gratuita e a pagamento, nella maggior parte dei paesi dell’Europa, nella quasi totalità delle Americhe, in Australia, in Nuova Zelanda e perfino in alcuni paesi dell’Asia. Il servizio è fruibile attraverso Microsoft Windows, macOS, GNU/Linux, Google Chrome OS, Telia Digital-tv e i dispositivi mobili equipaggiati con iOS (iPod/iPhone/iPad), Android, BlackBerry (in versione beta limitata), Windows Mobile, Windows Phone, S60 (Symbian), webOS, Squeezebox, Boxee, Sonos, PlayStation 4, Xbox One, WD TV e MeeGo.