Come spiegato dall’amministratore delegato Daniel Ek, il futuro di Spotify sarà anche contrassegnato dagli audiolibri. Tante le novità in vista nei prossimi mesi
Spotify è ad oggi la piattaforma di streaming musicale numero uno al mondo. Sottoscrivendo un comodo abbonamento mensile o annuale, è possibile accedere ad un catalogo praticamente infinito di brani di ogni genere ed età. Ma non solo, perché da anni il colosso svedese si è concentrato anche sui podcast con categorie ad hoc e molte novità esclusive.
Secondo quanto spiegato nei giorni scorsi dall’amministratore delegato del marchio Daniel Ek nell’ultima assemblea con gli investitori, la nuova frontiera della piattaforma sarà rappresentata dagli audiolibri. I lavori per apportare novità sono già iniziati nei mesi scorsi, quando è stata acquistata la società specializzata Findaway.
Spotify e gli audiolibri, ecco cosa possiamo aspettarci
Chiaramente siamo ancora nelle primissime fasi del progetto, e ci vorrà molto prima di vedere con mano a cosa hanno pensato questa volta gli sviluppatori. Spotify punta forte sul settore degli audiolibri, come confermato dall’amministratore delegato Daniel Ek. “Crediamo che gli audiolibri, in diversi formati, saranno un’opportunità enorme. Noi giochiamo per vincere” le sue parole all’ultima assemblea con gli investitori.
L’obiettivo è riuscire ad ottenere gli stessi risultati visti coi podcast, magari inserendo altri modelli di business freemium. L’industria degli audiolibri in generale continua a viaggiare con numeri piuttosto positivi, sebbene non sia molto economica. Basti pensare a Netflix per TV, con abbonamenti che si aggirano sui 9,99 euro e hanno un catalogo ancora limitato. Il lavoro da fare per riuscire a “sfondare” è molto, ma un’azienda come Spotify potrebbe avere le giuste frecce da scoccare per arrivare agli obiettivi prefissati. Se ne riparlerà sicuramente nelle prossime settimane, con la speranza che emergano informazioni maggiormente dettagliate sui piani che ha in mente l’azienda svedese per il futuro. Ipoteticamente, bisognerà aspettare almeno la fine dell’estate per aggiornamenti tangibili.