Nel corso degli ultimi mesi, il Governo ha messo a disposizione una serie di bonus ed incentivi utili ad affrontare un periodo di crisi economica con ben pochi precedenti. Ne è spuntato un altro legato all’acquisto di dispositivi tecnologici
Il periodo che stiamo vivendo è uno dei più complicati in assoluto – nel passato recente – per ciò che riguarda l’economia globale. Tra pandemia e guerra in Ucraina, il mondo intero si trova nel bel mezzo di una crisi che obbliga i cittadini a risparmiare il più possibile.
In Italia, il Governo sta mettendo a disposizione dei residenti su suolo nazionale alcuni bonus ed incentivi utili. Che sono validi sia per far fronte al caro bollette che per altri servizi. Come i trasporti, lo psicologo, la TV e così via. Adesso è spuntato un nuovo indennizzo, legato ai prodotti tecnologici.
Bonus per prodotti tech da 5500 euro, ecco tutti i dettagli
Una maxi manovra pensata dal Governo equivalente a 5500 euro, un vero e proprio bonus legato all’acquisto di prodotti tecnologici. Che siano smartphone o computer portatili, ma anche cuffie, tablet, monitor e tanto altro: tutto è compreso nell’incentivo. Come spiegato da La Repubblica, questo bonus è stato pensato per soddisfare le “esigenze individuali di aggiornamento tecnologico“.
C’è però un grosso ma. A poterne beneficiare, infatti, saranno esclusivamente i deputati. La determina è stata firmata dai questori della Camera lo scorso 24 novembre, e a breve il tutto entrerà in vigore. Non sono ovviamente mancate le polemiche a riguardo da parte dei cittadini, ed infatti la Camera ha prontamente risposto ai dubbi sollevati.
“In riferimento all’articolo di stampa odierno sul presunto regalo di Natale ai deputatì, si precisa che, nel provvedimento citato, non vi è alcun aumento di spesa né un bonus in favore dei deputati. Si tratta, infatti, di una rimodulazione delle dotazioni già spettanti ai deputati per la gestione delle attività di ufficio” si legge in una nota da Montecitorio, che continua: “La ragione di tale intervento, come è evidente per ciascuno di noi, risiede nei cambiamenti che interessano il modo in cui si svolgono le attività di ufficio, in generale. Ciò è ancora di più valido per l’esercizio del mandato parlamentare e delle modalità di svolgimento delle attività istituzionali, che sempre più passano attraverso i dispositivi elettronici, si pensi alla fase istruttoria in Commissione, gestita e ordinata quasi totalmente attraverso procedure digitalizzate“.