Una delle poche cose positive che la pandemia ci ha lasciato in eredità, sono le videochiamate. Le call ormai sono diventate un’abitudine in ambito lavorativo, ma anche semplicemente per rivedere amici che abitano lontano, solamente per il gusto di guardarli in faccia.
Zoom si sta evolvendo con il passare del tempo. Le emoji di reazione, per esempio, sono una delle funzionalità più performante: consentono di applaudire, ammiccare (con un cuoricino, per esempio), sintetizzare al massimo un pensiero condiviso. Ora la società di telecomunicazioni californiana, che si gioca il ruolo di leader insieme a Teams, sale di livello.
Con l’ultimo aggiornamento delle sue app desktop, Zoom sta cercando di sviluppare una funzionalità che non andrà a sostituire le emoji, ma cancellerà, di fatto, molti click.
La sua funzione di riconoscimento dei gesti mostrerà un’emoji con il pollice in su durante la riunione quando ne dai uno alla tua webcam o contrassegnerà un’emoji con la mano alzata quando alzi la mano. Il riconoscimento dei gesti non sarà una novità per chi utilizza le app per iPad e iPhone di Zoom, che dalla scorsa estate supportano gli stessi due gesti. E coloro che l’hanno usato sanno che può essere tanto frustrante quanto utile.
Zoom ha la tendenza a leggere “Mi sto grattando la faccia” come “Sto alzando la mano” e almeno nella mia esperienza risponde solo al più aggressivo dei pollici in su. Tuttavia, quando funziona, aiuta Zoom a colmare il divario tra comunicazione naturale e digitale.
Non sorprende che l’azienda stia ancora investendo nel concept, così un giorno non troppo lontano si potrà mandare baci sullo schermo per registrare un’emoji del cuore. Oppure per alzare la mano, basterà alzarla.
Ci sono una serie di altre funzionalità nell’ultima versione di Zoom, in particolare un grande miglioramento alla lavagna Zoom. Whiteboard è in circolazione da un po’ di tempo come componente aggiuntivo per una riunione, ma ora è un prodotto separato all’interno di Zoom.
La multinazionale di San José sta cercando di semplificare la gestione delle sale riunioni e dei sondaggi, di organizzare eventi di grandi dimensioni in modo un po’ più fluido, continuando a implementare il suo strumento di etichetta della chat, che applica automaticamente le politiche aziendali sulle comunicazioni.
Per il momento sia ancora nella fase dei test, chi l’ha provata ha nota ancora molte imperfezioni, angoli la smussare, ma la retta via è segnata.
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