Il passaggio al nuovo digitale terrestre è in fase di completamento e adesso è la volta dell’Umbria. La deadline e le prospettive future
Il percorso del digitale terrestre di nuova generazione sta finalmente per concludersi. Siamo ormai entrati nel vivo e nella seconda fase di un lungo procedimento, iniziato ormai lo scorso novembre 2021, che porterà non soltanto ad un cambiamento delle frequenze, ma a benefici qualitativi nella visione dei programmi in TV.
Merito della nuova piattaforma DVB-T2, che si farà per l’appunto carico di migliorare la qualità di visione dei contenuti televisivi (sia audio che video) grazie ai benefici dell’alta definizione. Il cambio di frequenze avrà effetti anche lato 5G, in quanto la liberalizzazione della banda 700 MHz – attualmente utilizzata per la trasmissione della Televisione Digitale Terrestre (DTT) – sarà in carico degli operatori telefonici per la gestione della nuova rete di connettività mobile.
In base al percorso che ormai abbiamo avuto modo di precisare, lo switch-off del digitale terrestre sta interessando le ultime regioni ancora “scoperte”. È il caso dell’Umbria, il cui passaggio si concluderà entro il prossimo 17 giugno. In ogni caso, per fine mese è previsto il completamento dell’intero procedimento in tutta Italia.
I cittadini dovranno quindi risintonizzare i propri canali in maniera tale da continuare ad usufruire dei programmi in TV. Molti Comuni hanno predisposto un calendario per informare gli utenti delle esatte tempistiche della procedura. La risintonizzazione dei canali porterà ovviamente delle modifiche nella numerazioni degli stessi, e tra queste segnaliamo il cambio di numerazione LCN del canale Rai regionale dedicato.
Nuovo digitale terrestre: cosa ci aspetta dopo il 30 giugno
Come abbiamo avuto modo di precisare in un altro articolo, a partire dal 30 giugno entreremo in una fase di consolidamento che non richiederà ulteriori modifiche o procedimenti da attuare da parte degli italiani. Questa fase si protrarrà fino al prossimo primo gennaio 2023, con il passaggio definitivo al DVB-T2 e al sistema di codifica HEVC Main10, i cui benefici possono riassumersi in termini di minore inquinamento elettromagnetico – giacché la trasmissione del segnale avverrà a potenza più bassa – e per l’appunto una migliore qualità video e audio per l’utente.
Con il primo gennaio 2023, pertanto, le attuali frequenze DVB-T verranno spente e non sarà più possibile vedere alcun canale televisivo per chi non avrà acquistato un televisore di nuova generazione o un decoder compatibile con lo standard DVB-T2.