Pavel Durov di traverso su Mark Zuckerberg: Telegram lancia un’altra sfida a WhatsApp, così migliora sensibilmente la privacy dell’utente.
Al netto di qualche scandalo spiattellato in prima pagina, vedi quel test di medicina venduto su Telegram a venti euro, l’app di messaggistica creata da Pavel Durov non ha nulla da invidiare al più noto WhatsApp, se non blasone e abitudine degli utenti, che restano (in quantità maggiore) dalla parte di Mark Zuckerberg. 
Certo, le domande del test Medicina 2023, vendute in anticipo su Telegram o dagli stessi corsi di preparazione per cui è stato fatto un esposto in Procura, rappresentano gravi irregolarità e non fanno certo una pubblicità positiva all’app di Durov, ma in primis non è che su WhatsApp non accadono di questi spiacevole episodi. E poi non influiscono sulla sua crescita, proprio nell’anno del decennale.
Un anno importante per Telegram. Che per la sua decade ha deciso di puntare dritto sulle Stories, estese a tutti i suoi utenti, mostrando anche il suo lato social, senza far passare in secondo piano la privacy, migliorata sensibilmente, che ha permesso a Pavel Durov di acquistare consensi e utenti. Altro che alternativa a WhatsApp.
Magie di Telegram: tante funzioni per migliorare ancora di più la privacy di un utente
Telegram ha innalzato negli ultimi anni la soglia della privacy, offrendo varie funzionalità e strumenti focalizzati esclusivamente nel far sentire i suoi utenti più al sicuro, consentendo loro di avere il controllo della privacy dell’app. 
Con Telegram si possono bloccare le chat. Ma anche sbloccarle inserendo rapidamente un PIN o anche tramite il sensore di impronte digitali del telefono. Una funzionalità ideale nel caso in cui l’interfaccia utente di serie del tuo telefono non offra il blocco delle app. Con Telegram il backup delle chat predefinite viene eseguito dal cloud sicuro della piattaforma, il che significa poter utilizzare lo stesso account su più dispositivi. Su Telegram ci sono le chat segrete. Sono sotto l’egida di sua maestà crittografia end-to-end e nessuna terza parte, tranne il mittente e il destinatario, vi può accedere, nemmeno Telegram. Già Telegram, l’app di messaggistica istantanea con l’autenticazione a due fattori.
prima la password, poi quel codice che arriva via SMS, un’autentica muraglia per blindare il proprio account. Come funziona? Semplice: Impostazioni e poi Privacy e Sicurezza, Verifica in due passaggi, quindi selezionate la voce per impostare una password aggiuntiva, arriverà l’SMS e il gioco è fatto. Su Telegram si può anche nascondere l’ultimo accesso (anche) ad alcuni contatti, partendo da Impostazioni, Privacy e Sicurezza, tap su Ultimo Accesso, poi anche una scelta: dall’ultimo orario online a tutti, ai soli contatti o a nessuno, passando per l’esclusione di alcuni, da fare manualmente.