Un’associazione senza scopo di lucro avrebbe accusato Apple di aver fatto una disparità di trattamento tra Parler e Telegram: anche l’app di messaggistica dei fratelli Durov costituirebbe infatti uno strumento preziosissimo per il proselitismo dei gruppi neonazisti.
Dopo Parler, anche Telegram potrebbe finire nel mirino di Apple. L’applicazione di messaggistica alternativa a WhatsApp, seconda in Italia per numero di download, costituirebbe un importante cassa di risonanza mediatica per le attività terroristiche intentate dai gruppi neonazisti. E’ questa l’accusa che proviene in queste ore da un’organizzazione senza scopo di lucro, la Coalition for a Safer Web, la quale ha ravvisato – senza mezzi termini alcuni – la sostanziale disparità di trattamento tra l’app dei fratelli Nikolaj e Pavel Durov e la chiacchieratissima Parler, financo utilizzata da Matteo Salvini.
L’associazione in questione, da anni impegnata nella lotta ai contenuti estremisti divulgati sui social network, ha infatti citato in giudizio Apple negli Stati Uniti. La richiesta è assolutamente inequivocabile: il gigante di Cupertino deve rimuovere Telegram dall’App Store – ossia il negozio di applicazioni progettate per iOS – sulla falsariga dell’analogo provvedimento approntato da Apple nei confronti di Parler (ma non solo, stante le analoghe misure disposte da Google e Amazon, con quest’ultima che ha disabilitato l’accesso ai server),
L’accusa di Coalition for a Safer Web assume d’altronde un certo impatto: a detta dell’associazione senza scopo di lucro, Apple è ben conscia che Telegram rappresenta uno strumento preziosissimo per gli estremisti al fine di “facilitare e svolgere attività terroristiche”, eppure non sono mai stati intrapresi finora dei provvedimenti. Non solo, la società di Cupertino si sarebbe addirittura rifiutata di estromettere l’app di messaggistica di origine russa. Sullo sfondo, emergerebbe così una disparità di trattamento rispetto a Parler, con quest’ultima eliminata a stretto giro dopo l’assalto al Campidoglio.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>> PS5 in Italia questa settimana? L’ultima indiscrezione a riguardo
Secondo il Financial Times, il rischio è che gli estremisti banditi da Parler – e prima ancora dai principali social network, come Facebook e Twitter – possano abbracciare servizi per così dire “minori”, al fine di continuare l’opera di proselitismo. Nel novero di questi figurerebbe per l’appunto Telegram, ma anche Signal, app di messaggistica open source fortemente improntata sulla sicurezza dei dati. Ecco perché, a giudizio della fonte, bisognerebbe intraprendere provvedimenti importanti, quantomeno richiedendo una moderazione più efficace dei contenuti.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>> Problemi cashback terminano oggi: promesso ripristino totale
Dal suo canto, Pavel Durov ha respinto al mittente le accuse, invitando senza mezzi termini gli utenti a passare da iOS ad Android.
Sta per arrivare una nuova funzione di WhatsApp che renderà felici moltissimi utenti. Vediamo insieme…
Google foto permette di eliminare persone indesiderate dalle foto e consente di evitare brutti ricordi.…
Come funziona la nuova direttiva UE sul diritto alla riparazione? Ecco tutto quello che serve…
Se possiedi un iPhone, dovresti davvero considerare di aggiungere questo accessorio alla tua collezione: una…
Attenzione se utilizzi Vinted o Wallapop, potresti ricevere cattive notizie e finire nei guai. Ecco…
Instagram, da sempre attento ai trend e alle esigenze degli utenti, ha deciso di dare…