Telegram si adatta al contesto storico attuale, annunciando una novità destinata a potenziare il ventaglio di funzioni della piattaforma: arriverà a maggio il supporto alle videoconferenze.
Anche Telegram scende in campo nel lanciatissimo settore delle videoconferenze. Una mossa tutto sommato scontata se consideriamo il mastodontico successo delle applicazioni che permettono di effettuare delle riunioni face-to-face, rinvigorite dallo scoppio dell’emergenza pandemica e dalle consequenziali limitazioni imposte alla circolazione. La piattaforma di messaggistica realizzata dai fratelli Durov ha insomma fiutato “l’affare” e le novità attese a strettissimo giro sembrano lanciare il guanto di sfida ai giganti del settore capitanati da Google Meet, Zoom e Skype.
Non ci sono molti dettagli in ordine alle videoconferenze di Telegram, ma alcune anticipazioni ufficiali permettono comunque di abbozzare un primo sommario quadro. Incominciando dalle tempistiche destinate ad accompagnare il lancio della novità, già calendarizzate per il mese di maggio, dunque tra una manciata di settimane. Sappiamo inoltre che l’intero sistema riprenderà per filo e per segno la tecnologia alla base delle chat vocali di gruppo già collaudate dalla piattaforma e sarà ovviamente conforme ai tutti i canoni di sicurezza.
Non mancheranno altresì, come confermato senza mezzi termini da Pavel Durov, amministratore delegato di Telegram, quelle funzioni che accomunano un po’ tutte le migliori app di videoconferenze: il rimando va, in particolare, al supporto tablet e desktop, la condivisione dello schermo e persino la cancellazione del rumore. In quest’ottica, la rivale Zoom si è spinta addirittura oltre, inaugurando di recente una modalità (la cosiddetta “Immersive View“) che simula – quantomeno nello sfondo dietro ai partecipanti alla riunione – il tipico contesto delle conferenze, come l’auditorium o la sala congressi.
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Siamo certi che l’introduzione delle videoconferenze su Telegram sarà opportunamente accompagnato a graduali migliorie e novità, in coerenza con quel piano di finanziamento di 1 miliardo di dollari ricevuto di recente, nell’ottica di un potenziamento dei servizi. Soltanto qualche giorno addietro, ad esempio, l’app di messaggistica istantanea aveva ufficializzato l’implementazione dei pagamenti 2.0.
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Insomma, dopo aver messo nel mirino WhatsApp, il terreno di sfida dei fratelli Durov sta adesso spostandosi verso le più gettonate app di videoconferenza. L’obiettivo, in fondo, è sempre lo stesso: sgomitare nell’affollato segmento dei programmi per dispositivi mobili, superando di slancio i rivali più quotati. Le prossime settimane, in questo senso, daranno un assaggio del rinnovato corso di Telegram.
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