Ad ogni azione, corrisponde una reazione uguale o contraria, diceva Isaac Newton nel terzo principio della dinamica. Una legge applicabile un po’ ovunque, anche sull’utilizzo del Telepass.
Attenzione a come usate quei dispositivi dell’ecosistema di servizi che la nota azienda romana offre a privati e aziende un numero sempre maggiore di opzioni per una mobilità integrata flessibile, sicura e sostenibile.
A seconda di come usate il Telepass, infatti, rischiate in pratica di pagare due volte per un solo tragitto, come hanno ripetutamente evidenziato tanti utenti, sui più disparati social. E se non state attenti, non verrete neanche rimborsate.
Vantaggi e uso corretto: altrimenti…
A chi fa molti viaggi in autostrada, il Telepass offre tanti vantaggi, che vanno oltre l’esenzione di una fila al casello. Quel dispositivo, più in generale l’abbonamento consente fatturazioni separate; dashboard personalizzate con monitoraggio costante degli utilizzi aziendali, customer care e account manager a disposizione per fornire il supporto necessario e soddisfare esigenze specifiche. Non solo.
Una gestione delle trasferte più semplice con l’eliminazione delle ricevute da allegare alle note spese, la sicurezza con la certificazione del dato “transato”, perfino sconti fino al 46% nei parcheggi di Roma Fiumicino, 20% nei parcheggi dell’aeroporto di Napoli e 10% sul biglietto per attraversare lo Stretto di Messina; senza dimenticare una gestione differenziata dei movimenti, con il software che classifica gli utilizzi a fini privati o aziendali e il selfcare.
Riecco quel principio della terza dinamica tanto caro a Isaac Newton: attenzione al suo corretto utilizzo perché ad ogni azione corrisponde una reazione uguale (se utilizzato correttamente) o contraria (svantaggi economici al posto dei vantaggi).
Innanzitutto il Telepass deve essere posizionato all’interno dell’auto e non fuori dal finestrino: lo sapranno pure in moltissimi, ma a quanto pare non tutti.
La piccola scatolina permette il riconoscimento del sistema nel momento in cui si giunge ad un casello consentendo l’innalzamento della sbarra e il passaggio senza fermata. Contemporaneamente verrà addebitato l’importo corrispettivo sulla carta Telepass.
Ma il passaggio si pagherà una volta, solo se il box è posizionato correttamente. Per chi ha una macchina con predisposto uno spazio dove mettere il Telepass senza che si muova su tutto il cruscotto, con il rischio serio di incidenti, no problem. Ma per gli altri?
Il Telepass deve rimanere nella parte bassa del parabrezza, non messa nel cruscotto né soprattutto tenuta in mano o nei pressi dei bocchettoni dell’aria, perché le interferenze si pagano profumatamente. Il doppio, per l’esattezza.