Si tratta di abbonamenti illegali, venduti da pirati informatici. Questo quello che viene scoperto con l’operazione The Net
Questi abbonamenti consento di vedere i canali live della PayTV così come molti contenuti on demand. A fronte di un piccolo canone mensile, 10 € fino ad arrivare a 70 € per un anno. Grazie all’operazione The Net si scopre una IPTV pirata in grado di offrire Sky, Premium, partite di calcio di Serie A e Champions League comprese.
Questo fenomeno è in costante crescita per diverse ragioni, tra cui la semplicità di utilizzo e la facilità con cui è possibile reperire questi abbonamenti online. Ovviamente, anche l’utente finale commette un reato beneficiando del servizio ed è soggetto a sanzioni penali ed amministrative abbastanza gravi. Infatti si parla di possibili 3 anni di reclusione e fino a 25.000 € di multa.
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The Net scopre una IPTV pirata da 50.000 utenti
Sanzioni ben più severe invece per chi offre il servizio. Effettuata dai militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Milano, coordinati dalla Squadra Reati Informatici della locale Procura della Repubblica di Milano. Loro gli autori dell’operazione contro la IPTV pirata.
Oltre a quello già citato, sono state trasmesse anche competizioni nazionali ed internazionali, contenuti on demand tra cui film, serie TV e Show. Dopo che sono stati eseguiti accertamenti dalla Lega Serie A e Sky Italia, è stato possibile individuare tale piattaforma pirata. Le indagini hanno portato a galla l’evoluzione degli strumenti utilizzati per riuscire a mantenere l’anonimato, sempre più all’avanguardia. È stata scovata un’organizzazione lungo tutto il territorio nazionale, che decodifica i dispositivi permettendo così l’accesso al servizio criptato IPTV.
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Il tutto contornato anche da servizio di assistenza per eventuale manutenzione tencnica dei dispositivi elettronici. Si parla di centinaia di siti, con oltre 50 mila utenti collegati con indirizzi IP. Si sta procedendo all’autentificazione di tali utenti. Oltretutto sono stati già denunciati tre soggetti per il reato previsto dall’articolo 171-ter (legge sul diritto d’autore).