Una vera batosta per TikTok che dovrà pagare una maxi multa per una violazione che gli costerà molto caro e che potrebbe avere ben altre conseguenze per l’Europa.
L’azienda è finita nei guai ma questi in realtà, visto l’accaduto, potrebbero essere appena iniziati con un cambiamento radicale che porterà ad una revisione totale dell’utilizzo anche in Italia.
La sanzione è arrivata in via ufficiale per la piattaforma e quindi le cose si sono fatte piuttosto serie anche dal punto di vista legale, non solo per il danno economico ingente.
TikTok finisce nei guai: maxi multa
TikTok è nei pasticci, dovrà pagare una multa da ben 14.5 milioni di euro per aver utilizzato impropriamente i dati dei bambini senza il consenso dei genitori. Possiamo affermare che dopo aver rimosso l’app dai dispositivi governativi, l’Inghilterra ci vuole andare molto pesante e quindi non perde occasione di controllare l’applicazione che ora è nell’occhio del ciclone.
La sanzione infatti arriva direttamente dall’Information Commissioner’s Office e riguarda 1.4 milioni di bambini britannici con età inferiore ai 13 anni che era presente su TikTok. Secondo il regolamento questo è vietato, bisogna avere almeno 14 anni ed è quindi scattata la sanzione. Una multa simile era già arrivata nel 2020 ma questa volta da parte della Corea del Sud. Quello che è cambiato in questi anni riguarda soprattutto le informazioni sulla raccolta dei dati, il trattamento lecito ed equo e l’apertura degli account.
Nonostante quella multa è come se l’azienda non avesse fatto alcun passo avanti per poter tutelare i minori, nonostante quanto dichiarato in questi mesi per il blocco della fruizione legato alle tempistiche e tutti i provvedimenti relativi. Circa un milione di bambini sono entrati, si sono iscritti e nulla è accaduto. La situazione per TikTok non si mette affatto bene e l’Europa in particolare insieme all’America ha acceso un fato su quello che viene fatto con i dati personali degli utenti.
La Svezia ha scelto di vietarne l’uso sui dispositivi militari, il governo degli Stati Uniti ne ha chiesto il blocco e molte università hanno seguito la stessa linea. Anche l’Italia ha un’indagine in corso per comprendere come vengano usati questi dati e quindi al momento sicuramente l’utilizzo non è così rilassato e disteso come dovrebbe. Tutto questo potrebbe portare alla scelta di restringere sempre più l’utilizzo alimentando un clima di tensione già in atto. Sicuramente TikTok non avrà vita facile e dovrà prestare molta attenzione alla questione dati e finalità.