TikTok si è appena dato il permesso di raccogliere dati biometrici sugli utenti statunitensi, inclusi “impronte facciali e impronte vocali”. La modifica alla politica sulla privacy degli Stati Uniti, ha introdotto su TikTok una nuova sezione nella quale si afferma che l’app di social video cinese “può raccogliere identificatori biometrici e informazioni biometriche” dai contenuti dei suoi utenti.
I dettagli sulla raccolta dei dati biometrici degli utenti americani sono stati introdotti nella sezione “Informazioni su immagini e audio” che si trova sotto il titolo “Informazioni che raccogliamo automaticamente” nell’informativa. “Laddove richiesto dalla legge – continua la nota – chiederemo all’utente tutte le autorizzazioni necessarie prima di tale raccolta”.
TikTok e i dati biometrici: ecco gli stati che hanno leggi sulla privacy in merito
La prima parte della nuova sezione spiega che TikTok può raccogliere informazioni sulle immagini e sull’audio presenti nei contenuti degli utenti, “come identificare gli oggetti e gli scenari che appaiono, l’esistenza e la posizione all’interno di un’immagine di caratteristiche e attributi del viso e del corpo, la natura dell’audio e il testo delle parole pronunciate nei contenuti utente”.
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Può sembrare inquietante e molto opinabile, ma anche altri social network utilizzano il riconoscimento degli oggetti sulle immagini che si caricano per potenziare le funzionalità di accessibilità (come descrivere cosa c’è in una foto di Instagram, ad esempio), nonché per scopi di targeting degli annunci.
Il contenuto della sezione, comunque, non spiega il fine per cui questo tipo di dati, riguardanti soltanto utenti statunitensi, verranno raccolti, non chiarisce neanche se TikTok andrà cercare le autorizzazioni richieste agli utenti, o se guarderà alle leggi statali o federali per acquisire il consenso degli interessati.
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Solo pochi stati americani hanno leggi sulla privacy in merito alla biometrica: Illinois, Washington, California, Texas e New York. Se TikTok domandasse il consenso solo dove richiesto dalla legge, potrebbe significare che gli utenti di altri stati non verrebbero informati sulla raccolta dei loro dati. Da qui la vaghezza della modifica alla politica sulla privacy degli Stati Uniti.
La modifica, comunque, sembra essere figlio di un contenzioso fra ByteDance, la società madre di TikTok e lo stato dell’Illinois dello scorso febbraio: oltre al patteggiamento di 92 milioni di dollari, ByteDance ha inoltre concordato che non utilizzerà TikTok per raccogliere informazioni biometriche degli utenti “se non espressamente divulgato nell’Informativa sulla privacy di TikTok e in conformità con tutte le leggi applicabili”. Da qui l’aggiornamento sulla privacy del social network cinese lanciato nel settembre 2016, inizialmente col nome musical.ly.
Intanto TikTok, così tanto chiacchierata, continua ad essere l’applicazione, non di giochi, più scaricata al mondo, secondo i dati di maggio 2021, sia su Play Store di Google sia sull’Apple Store. Lo rivela SensorTower, secondo cui il social cinese abbia guadagnato la prima posizione anche nel segmento Android, scavalcando Facebook, in testa ad aprile e marzo.
L’app di proprietà ByteDance è arrivata a 80 milioni di nuove installazioni a maggio: i brasiliani sono quelli che l’hanno scaricata di più (16%), seguiti dai cinesi (12%) dove il nome del software è però Douyin.