Ha trascorso 12 anni in IBM, cavalcando l’onda anomala del successo. E’ rimasto stregato da Steve Jobs, che lo portò in Apple nell’ormai lontano 1998. Da dieci anni è al comando del colosso di Cupertino, un ruolo per cui è stato designato direttamente da Steve Jobs. Il suo erede. Tim Cook, uno dei personaggi storici più influenti statunitense ancora non si accontenta e prima di lasciare, ha un (altro) sogno nel cassetto da realizzare.
Negli ultimi anni, le speculazioni su chi assumerà il ruolo di CEO di Apple dopo Tim Cook hanno iniziato a crescere. Più di recente, lo stesso Cook ha confermato che “probabilmente“ non sarà alla Apple tra 10 anni. Nell’ultima edizione del suo Power On newsletter di Bloomberg, Mark Gurman specula sul futuro della posizione del CEO di Apple, assicurando che Cook restare al comando di Apple “per un altro importante nuova categoria di prodotti”.
Tim Cook: caccia al suo successore. Prima, però, occhiali per la realtà aumentata
Cook sarebbe particolarmente concentrato sugli occhiali per la realtà aumentata di Apple. Gli sforzi AR/VR hardware di Apple saranno probabilmente l’ultima principale categoria di prodotti di Cook. “La convinzione all’interno di Apple è che Cook voglia solo restare per un’altra importante nuova categoria di prodotti, che probabilmente saranno gli occhiali per realtà aumentata piuttosto che un’auto, qualcosa che è ancora più lontano – continua Gurman – Cook sa bene che gestire un’azienda della Silicon Valley non è tipicamente un gioco da ragazzi, e non andrà molto oltre il suo apice”.
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Gurman è sicuro che Apple stia pianificando un visore per realtà mista per il 2022, ma che anche gli occhiali AR sono in fase di sviluppo per un rilascio a “metà del decennio”. L’ipotesi che sta prendendo sempre più corpo è che Cook probabilmente andrà in pensione tra il 2025 e il 2028, al termine del suo accordo.
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Lo sviluppo della Apple Car sarebbe la classica ciliegina sulla torta, ma ci vogliono troppi anni per il suo lancio, tempistiche future: il tempo preferito da Tim Cook sarebbe il presente. Al massimo un futuro prossimo. A breve termine.
Già nel 2015, subito dopo la sfida agli azionisti, un vero e proprio ultimatum a “uscire dalla quotazione” se non condividevano le opinioni dell’azienda sulla sostenibilità e sui cambiamenti climatici, Cook ha dichiarato di voler regalare la maggior parte del suo patrimonio, più volte, ad iniziative a scopo benefico.
Difficile immaginare oggi chi sarà il suo erede, molto differente la situazione dopo la fine dell’epoca (d’oro) di Steve Jobs, il primo nome a bassa voce è stato quello di Jeff Williams, il Chief Operating Officer di Apple sotto il CEO Tim Cook, posizione che ricopre dal dicembre 2015. Troppo presto pensare al suo successore, Tim Cook vuole prima lasciare libero quel sogno, rinchiuso (ancora per poco) in un cassetto.