Dopo gli attacchi a Nokia e Microsoft, il CEO di Apple Tim Cook coglie l'occasione dell'intervista a BusinessWeek per parlare anche di Android.
Dopo gli attacchi a Nokia e Microsoft, il CEO di Apple Tim Cook coglie l’occasione dell’intervista a BusinessWeek per parlare anche del sistema operativo mobile più diffuso del pianeta, Android: l’amministratore delegato, infatti, definisce il software patrocinato da Google una piattaforma obsoleta a causa della troppa frammentazione.
Secondo Cook, infatti, troppe versioni di Android renderebbero l’utenza insoddisfatta, soprattutto per quanto riguarda la fascia più economica del mercato, dove è più probabile trovare releases ormai superate del sistema. Su questo aspetto, tuttavia, ci sono punti di vista differenti: se da una parte i sostenitori del robottino verde considerano le varie versioni disponibili come “maggiore versalità” rispetto alla concorrenza, dall’altra è anche vero che, secondo i dati di diffusione di Android ad agosto, Gingerbread (uscita quasi 3 anni fa) era ancora al di sopra del 30%.
Ultimamente, però, le cose sono migliorate notevolmente: lo sviluppo di Jelly Bean ha consentito il lancio di prodotti anche di fascia più economica che possono comunque godere dell’ultima versione del sistema, senza particolari problemi: non a caso, infatti, Gingerbread e i predecessori sono in caduta libera, lasciando spazio alle più recenti release 4.1 e 4.2.
Le parole di Cook, quindi, hanno sicuramente dei punti condivisibili, ma
definire un software come Android “obsoleto” è obiettivamente esagerato. E poi, diciamo la verità, che cosa si intende per frammentazione? Il nome del software o le caratteristiche dei sistemi stessi? Con il
recente lancio di iOS 7, infatti, abbiamo visto che,
nonostante lo stesso nome, le features cambiano con i vari modelli. Ad esempio:
- formato Panorama: assente su iPhone 4;
- formato quadrato e swipe to capture: assenti su iPhone 4, iPhone 4S e sui primi iPad;
- filtri nell’app della fotocamera: assenti su iPhone 4 e su iPhone 4;
- filtri nell’app Foto: assenti sui primi iPad;
- AirDrop assente su iPhone 4, iPhone 4S e sui primi iPad;
- Siri: assente su iPhone 4 e sui primi iPad.
Come vogliamo chiamare tali scelte? Adattamento software ad hardware precedenti? Eppure sulle rilevazioni si parla solo ed esclusivamente di iOS 7, nonostante le differenze da modello a modello. Ovviamente sappiamo bene che non ci troviamo di fronte alla stessa situazione di Android (troppo diverso il mercato di riferimento e l’hardware dei milioni di prodotti disponibili basati sulla piattaforma open source) rispetto alla mela morsicata) ma le conclusioni non sono poi cosi differenti a livello sostanziale.