TIM e lo switch off del 3G, c’è la nuova data di inizio dei lavori

Torna a far parlare lo switch off del 3G di TIM, a pochi giorni di distanza dalle indicazioni fornite dall’AGCOM. C’è la nuova data di inizio dei lavori

Nelle prossime settimane, TIM procederà con lo spegnimento di tutte le antenne 3G sparse per il territorio italiano. Una mossa chiara e decisa quella intrapresa dall’azienda, che punta a riutilizzare le frequenze per potenziare il segnale tanto del 4G quanto del 5G. Ma non senza intoppi, viste le ultime indicazioni fornite dall’AGCOM.

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Dopo le nuove indicazioni da parte dell’AGCOM, TIM ha fissato la data di inizio dei lavori per lo switch off del 3G (Adobe Stock)

Nei giorni scorsi, l’Autorità ha segnalato una serie di problematiche che rendevano impossibile l’applicazione della roadmap inizialmente prevista da TIM. Sia per difficoltà a livello logistico che di disservizi per gli utenti. Ed è per questo motivo che, nelle scorse ore, il provider ha fornito una nuova data di inizio dei lavori.

Ecco quando prenderà via lo switch off del 3G di TIM

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Il progetto porterà ad un potenziamento generale del segnale ricevuto tanto dal 4G quanto dal 5G (Adobe Stock)

Tramite il suo sito ufficiale, TIM ha comunicato che lo spegnimento progressivo del 3G in Italia prenderà il via entro il mese di luglio 2022. Una decisione in piena linea con le indicazioni che l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) ha fornito. Come spiegato nel dettaglio col comunicato, l’idea è di andare per gradi con le varie procedure. In concomitanza, verrà potenziato il segnale della rete 4G. Così che venga garantita una prestazione migliore agli utenti abbonati, sia a livello di copertura che di velocità.

Una volta che lo switch off volgerà al termine, per gli utenti non sarà più possibile accedere alla rete 3G. Chi ha uno smartphone non in grado di agganciarsi al 4G, potrà quindi sfruttare esclusivamente il 2G. Oppure passare ad un altro operatore, ma con il rischio di ritrovarsi in una situazione simile nei prossimi mesi. In un contesto come questo, l’ideale sarebbe cambiare dispositivo e “accettare le modifiche”, non facendosi trovare impreparati quando anche le altre compagnie telefoniche diranno addio al 3G.

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