L’hacker che aveva fatto il colpaccio su Twitter è ancora a piede libero, e potrebbe provocare dei danni immensi. Cosa farà Elon Musk per risolvere la situazione?
La storia del famoso attacco hacker a Twitter è ancora in corso, e non è finita brevemente come tanti avrebbero pensato succedesse. Purtroppo la vicenda non ha ancora raggiunto un punto conclusivo, tant’è che gli esperti che hanno analizzato la faccenda si sono sorpresi della pericolosità del colpo avvenuto per mano di un malintenzionato più che determinato nelle sue intenzioni.
Il problema è che Elon Musk, che sembra stia sottovalutando la questione, non ha ancora fatto parola sulla vicenda né è al corrente di qualche informazione riguardante quello che sta accadendo in questo momento. Sappiamo soltanto il minimo indispensabile, forse quanto basta per non allarmarci troppo ma neanche dal farci allontanare da una situazione dalla quale non siamo così distanti.
Un pagamento di 200 mila dollari in cambio di una infinità di dati rubati
E a maggior ragione non lo dovremo essere soprattutto adesso, specie perché pare che la storia si sia fermata in un punto specifico di tutta questa circostanza alquanto inusuale. Molti si sono seriamente chiesti se avrà mai una fase conclusiva, tuttavia riteniamo che ciò dipenderà dalle scelte che farà Elon Musk: ecco a quali tipi di condizioni dovrà sottostare per scegliere accuratamente.
Ryushi, l’hacker in questione, ha dichiarato di essere in possesso dei dati di circa 400 milioni di utenti di Twitter. Molti di loro sarebbero celebrità e politici, e a meno che non gli si vengano dati 200.000 mila dollari probabilmente eliminerà ogni singola informazione ricavata dalla sua “esplorazione”. In altri casi potrebbe vederli anche al miglior offerente.
Inoltre, attenendoci alle parole dell’hacker stesso, all’interno dei dati rubati sarebbero contenuti gli indirizzi email personali e i numeri di telefono di persone famose.
Non è ancora chiaro se l’entità del furto di informazioni sia quella dichiarata da lui, che tuttavia ha reso disponibili alcuni file come prova, ma è possibile che stia nascondendo molto più di quanto omesso sino ad ora.
In caso Elon Musk accettasse le richieste di Ryushi, la situazione prenderebbe una piega più che anomala. Difatti la vendita sarà regolata tramite una terza parte che opera nel DarkWeb che garantirà il successo dell’operazione, impedendo al cybercriminali di commettere errori che potrebbero costargli tutto. Che cosa farà il CEO di Twitter? Staremo a vedere quali saranno le sue prossime mosse.