I social tornano prepotenti nella cronaca e in particolare si torna a parlare di Tik Tok e delle sfide letali che vengono proposte ma soprattutto accettate.
Su internet si trova di tutto e purtroppo la diffusione tra i più giovani dell’accesso ai social come Facebook, Instagram e Tik Tok a volte non è un bene. Ne è la dimostrazione la storia che ha come sfortunati protagonisti due ragazzini, uno di 12 e una di 16 anni, morti per prendere parte a questa letale challenge.
Dopo i due casi registrati i medici hanno lanciato l’allarme, mettendo in guardia i genitori e fornendo alcune indicazioni su che cosa fare per provare almeno a ridurre in parte il rischio che il proprio figlio o la propria figlia possano avere a disposizione gli strumenti per partecipare in quella che da più parti è già definita trappola mortale di Tik Tok.
La trappola mortale di Tik Tok che uccide i giovani
L’utilizzo consapevole degli strumenti digitali è un obiettivo che occorre perseguire come comunità globale. Soprattutto perché data la facilità con cui gli utenti più giovani entrano in possesso di device di ogni tipo e spesso senza gli opportuni filtri, ragazzi e ragazze ma anche bambini e bambine si trovano esposti a tutta una serie di cose che non dovrebbero vedere e di cui anzi dovrebbero assolutamente ignorare l’esistenza. Perché, come racconta la triste storia di Jacob Stevens, un ragazzino dell’Ohio di 13 anni, oppure la simile storia di Chloe Marie Phillips, 15 anni dell’Oklahoma, mancano dei filtri per poter decidere consapevolmente.
I due ragazzi sono morti in seguito a overdose di pastiglie di antistaminico. Lo scopo dell’assunzione delle medicine antiallergiche, nello specifico del Benadryl, dovrebbe essere quello di avere qualche sorta di allucinazione ma in entrambi i casi il risultato finale è stato il coma e la morte. Per entrambe le giovani vittime ad aver spinto a tentare questa challenge insensata ci sarebbe stata la rete e in particolare proprio Tik Tok. Jacob sarebbe infatti stato filmato dai suoi amici proprio mentre inghiottiva le pasticche di Benadryl che poi lo hanno ucciso. L’assunzione di una dose eccessiva di antistaminico ha infatti provocato convulsioni e il coma da cui poi purtroppo non si è più risvegliato. Un destino simile a quello della piccola Chloe morta nel 2020, il che rende bene l’idea di quanto queste challenge pericolosissime restino pervicacemente aggrappate alla Rete.