L’ultimo esperimento di Google con l’intelligenza artificiale permette di trasformare scarabocchi in fantastici disegni. Ecco tutti i dettagli
Grazie all’intelligenza artificiale, si possono ottenere risultati straordinari. Lo sanno bene le principali aziende tech al mondo, che ci stanno puntando in maniera sempre più insistente per portare a termine i progetti più disparati. Tra queste, vale la pena menzionare Google.
Tra le varie cose, il colosso di Mountain View ha da poco rilasciato un simpatico esperimento chiamato AutoDraw. Il suo compito è essenzialmente quello di trasformare semplici scarabocchi in veri e propri disegni, curati nei minimi dettagli a livello di simmetria e colori. E funziona sia su telefono che su tablet e computer.
Tutto quello che c’è da sapere su AutoDraw di Google
AutoDraw è il nuovo esperimento di Google che punta a sfruttare l’intelligenza artificiale per rendere tutti un po’ più artisti. L’idea è quella di fornire una sorta di pagina vuota nella quale poter scarabocchiare un elemento a proprio piacimento, con tanto di tavolozza di colori. Sarà poi l’I.A. ad interpretare ciò che è stato raffigurato, offrendo una scheda con possibili icone o disegni fatti e finiti.
Il programma sfrutta la stessa tecnologia trovata in Quick, Draw!, un videogioco online sviluppato sempre da Big G e che usa l’intelligenza artificiale per indovinare ciò che l’utente ha disegnato. Chiaramente si tratta di una tecnologia in continuo sviluppo, che apprende da ogni progetto e migliora la propria abilità di indovinare la figura. Con AutoDraw è possibile scarabocchiare a mano libera, proprio come una qualsiasi app per disegno. C’è anche l’opzione per cambiare dimensione degli strumenti, aggiungere testi, disegnare figure poligonali e così via. Come già anticipato, l’applicazione è disponibile sia su smartphone che su PC e tablet. Big G si aspetta ottimi riscontri da questo progetto, anche per i mesi a venire. Soprattutto considerando che l’I.A. diventerà sempre più intelligente e avvezza a capire cosa un utente vuole disegnare dai primi secondi.