Con questa nuova funzione, Google fornisce un potente strumento per la localizzazione e la gestione dei dispositivi.
Negli ultimi anni, la sicurezza e la localizzazione dei dispositivi mobili sono diventate preoccupazioni crescenti per gli utenti di ogni parte del mondo. La perdita o il furto di uno smartphone, oltre al disagio momentaneo, può anche comportare significativi rischi per la privacy e la sicurezza delle informazioni personali. In risposta a questi problemi, le grandi aziende tecnologiche hanno sviluppato soluzioni per aiutare gli utenti a tenere traccia dei loro dispositivi. Apple con il suo “Dov’è” ha dominato questo settore per anni, ma ora Google è pronta a introdurre una propria alternativa.
Il gigante della tecnologia ha recentemente lanciato “Trova il mio dispositivo”, un servizio che mira a offrire una soluzione completa e versatile per la localizzazione di dispositivi. Questo strumento non solo aumenta la sicurezza dei dispositivi, ma amplia significativamente le funzionalità rispetto a quanto offerto dalla concorrenza. Con una serie di caratteristiche innovative, Google sta cercando di stabilire un nuovo paradigma nella gestione e sicurezza dei dispositivi mobili.
La nuova rete di localizzazione di Google non si limita a trovare dispositivi smarriti. “Trova il mio dispositivo” è progettato per essere compatibile con una vasta gamma di dispositivi, inclusi quelli che non sono tradizionalmente considerati connessi. Tra questi, troviamo tracker Bluetooth come i Pebblebee Clip, Card e Tag, i Chipolo One Point e One Card, e i prossimi dispositivi Eufy, Jio e Motorola, che mostrano l’impegno di Google nel supportare una varietà di prodotti tecnologici.
La nuova funzione è in grado anche di integrare i dispositivi che operano all’interno dell’ecosistema domestico, come i prodotti Nest. Ad esempio, il sistema permette di rintracciare telecomandi o dispositivi di monitoraggio per bagagli durante viaggi di gruppo.
La novità più significativa riguarda però il ritrovamento dei telefoni persi: “Trova il mio dispositivo” di Google è in grado di localizzare smartphone anche quando sono spenti, una caratteristica innovativa che sfrutta hardware dedicato disponibile in modelli selezionati come il Pixel 8 e il Pixel 8 Pro.
Il servizio “Trova il mio dispositivo” di Google è attualmente in fase di lancio negli Stati Uniti e in Canada, con piani per un’espansione globale nei prossimi mesi. Per poter utilizzare questa funzione, gli utenti devono avere dispositivi aggiornati almeno ad Android 9, assicurando così che un ampio spettro di consumatori possa beneficiare di queste tecnologie avanzate.
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