Trovato un virus per smartphone sviluppato direttamente dal gruppo estremista Hamas: è allarme

Hamas continua la guerra contro Israele e intanto sviluppa in pericoloso virus: la situazione è preoccupante. Cosa sta accadendo.

Continua da mesi la guerra fra Hamas e Israele, la fine del conflitto sembra ancora ben lontana. Intanto, però, il gruppo terroristico avrebbe deciso di mettere in piedi un virus che rischia di compromettere gli smartphone. La scelta non è casuale, specialmente alla luce di un conflitto che sembra non vedere la fine. E proprio per questa situazione, di conseguenza, gli sviluppatori si sono messi in moto.

Hamas hackeraggio
Hacker in azione, qual è la strategia di Hamas e i motivi che si nascondono dietro l’azione Cellulari.it

Il virus è un aspetto non secondario, così come ribadito dagli esperti, alla luce dei risultati emersi già dai primi riscontri. La situazione del conflitto è in continua evoluzione, ma un episodio del genere fa comprendere il potenziale e i pericoli messi in mostra dal gruppo. Ci sarebbero anche le prove delle cinque campagne messe in piedi: la tecnica è già conosciuta, i potenziali rischi si intravedono e non lasciano presagire nulla di buono.

Cosa sta accadendo e perché Hamas ha scelto

Gli hacker vicini ad Hamas hanno messo in piedi delle aggressive campagne di cyberspionaggio contro Egitto e Palestina. Questo è quanto riportato da ESET, società di sicurezza informatica che ha sede in Slovacchia, al termine di alcune ricerche effettuati dagli esperti. Le cinque campagne messe in moto da Hamas prevedono la diffusione di app con trojan per gli utenti Android.

Hacker Hamas
Gli esperti di sicurezza informatica hanno lanciato l’allarme Cellulari.it

ESET ha spiegato che le campagne messe in piedi da Hamas distribuiscono spyware sul dispositivi Android: la società chiama questa scelta con il nome “AridSpy“. Ma come avviene tutto questo e cosa fanno gli hacker? Per la distribuzione dello spyware, infatti, gli hacker utilizzerebbero siti web dedicati che rappresentano delle app reali. E proprio in Palestina, inoltre, avrebbero sfruttato un’app “devastante” per colpire il registro civile.

Lo stesso ESET avrebbe attribuito questo tipo di campagne al gruppo Arid Viper APT. Si tratta di un gruppo di cyberspionaggio, conosciuto anche come APT-C-23, attivo dal 2013 e noto per aver preso di mira alcuni Paesi del Medio Oriente. La sua attività è anche quella di aver diffuso malware su piattaforme Windows, Android e iOS. Gli esperti di sicurezza informatica hanno ribadito che le loro azioni sarebbero collegate ad Hamas. Secondo ESET, inoltre, le campagne sarebbero iniziate fin dal 2022, oggi ne rimarrebbero attive almeno tre. Nessuna denuncia su eventuali collegamenti politici, ma l’azienda evidenzia le consuete tecniche di cyberspionaggio.

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