Una svolta da cogliere appieno. Già, quel servizio internet geografico sviluppato da Google che consente la ricerca e la visualizzazione di carte geografiche di buona parte della Terra, accessibile da sito web, o da app mobile, può essere sfruttato anche offline. Ed è lo stesso anche se avete Apple, quindi iOS, quindi Mappe.
Il servizio che ha rivoluzionato il mondo dei viaggi (corti o lunghi non fa differenza), fu lanciato nell’ormai lontano 2005, prima disponibile per i browser Internet Explorer e Mozilla Firefox, poi il supporto per Opera e Safari fu aggiunto qualche settimana dopo, il 25 febbraio.
Google Maps è basato su una variante della proiezione di Mercatore, usa le formule della proiezione sferica di Mercatore, anche se le coordinate sono basate sui dati del sistema geodetico mondiale WGS84. La differenza tra una sfera e un ellissoide WGS84 è la causa di una non precisa proiezione, percepibile in modo particolare su rappresentazioni a grande scala.
No panic, a tutto c’è una soluzione
Tutto questo ben di Dio, dal punto di vista pratico, è fruibile tramite GPS, o meglio ancora quando siamo online. I problemi potrebbero sorgere quando siamo in quelle zone dove campo non c’è. Tranquilli, no panic.
C’è una sorta di trucchetto per godere appieno dell’esperienza di Google Maps (ma anche di Mappe con i Melafonini), anche senza connessione. Tutto parte da una premessa.
Bisogna avere sullo smartphone delle mappe offline da consultare. Una sorta di carta jolly da tirare fuori nel momento di bisogno. Lì sì che c’è bisogno della connessione… Wi-FI: dal menù delle impostazioni selezionate un supporto esterno per l’archiviazione, per non rischiare di riempire la memoria interna.
Mappe offline si trova dentro il menu che appare una volta cliccato o “tap-pato” sui tre segmenti in alto a sinistra, oppure scrollando dal bordo sinistro verso il centro. “Mappe offline” mostrerà le porzioni di mappa scaricate automaticamente dei propri luoghi più frequentati. E il gioco è fatto, l’importante sarà sempre selezionare l’area da scaricare, in modo da ritrovarla all’occorrenza.
Sui dispositivi iOS è più o meno la stessa cosa: menu laterale, Mappe offline, quindi “Mappa personalizzata” per scegliere l’area da scaricare.
Un’ultima raccomandazione da ricordare. L’utilizzo delle Mappe offline esclude tutti i “plus” vincolati alla connessione: le info sul traffico, per esempio, i percorsi alternativi, le indicazioni per gli spostamenti a piedi o con i trasporti pubblici. E’ il prezzo da pagare per avere le mappe a disposizione, quando non c’è connessione.