La nuova truffa su WhatsApp consiste nel celebrare il 175° anniversario di Coop. Non cliccate sul link e contattate immediatamente chi vi ha inviato il messaggio incriminato.
Torniamo ad occuparci delle truffe su WhatsApp, argomento piuttosto “caldo” come confermato dal recente caso afferente all’anniversario Esselunga. Una piaga che continua purtroppo a farsi strada sul web, sfruttando l’enorme popolarità dell’app di messaggistica istantanea e il nome di grido che, a cadenza pressoché costante, viene puntualmente utilizzato dagli hacker per aggirare i malcapitati utenti. L’ultimo in ordine cronologico fa leva su un’altra rinomata catena di supermercati, ossia Coop. Eppure, basterebbe farsi due conti per sgomberare ogni dubbio sulla falsa veridicità del messaggio.
Alla stregua di Esselunga, la nuova truffa WhatsApp consiste nel mettere a disposizione ricchi premi in occasione del presunto 175° anniversario di Coop. Come riportato qualche riga addietro, la matematica viene in soccorso dei più attenti, giacché il numero di cui sopra (ossia 175) diverge nettamente con la realtà dei fatti: basti pensare che Coop Italia è stata fondata a Roma nel lontano 1967, dunque basterebbe un rapido calcolo per ricavare una cifra (ossia 54) completamente diversa rispetto a quella riportata. Per dirla con parole più semplici, si sarebbe dovuto celebrare semmai il 54° anniversario di Coop, e non invece il 175simo.
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Occhio anche al credito telefonico
Al di là del dettaglio che potrebbe sfuggire ai più attenti, vale la pena rimarcare la pericolosità del link riportato in calce al messaggio incriminato: si tratta di un sito che rimanda ad una sorta di gioco per smartphone, tramite il quale il consumatore sarà chiamato a indovinare – entro tre tentativi – quale pacco tra quelli proposti conterrà il premio messo a disposizione dell’azienda per i più fortunati. Il paradosso? Il sito è tarato per far vincere sempre e comunque l’utente: le prime due manche daranno luogo ad una sconfitta, mentre la terza sarà quella più favorevole. Evidente è dunque il congegno messo in campo dagli hacker, pronto a sfruttare il fattore psicologico per dar credito alla bufala. In poche parole, il consumatore potrebbe essere convinto della veridicità del gioco, visto che i primi due tentativi non sono andati a buon fine.
L’ultimo epilogo della truffa WhatsApp consiste nel chiamare in “ballo” alcuni amici a cui condividere il messaggio – attivando consequenzialmente il meccanismo in pieno stile “catena di Sant’Antonio” – e inserire alcuni dati sensibili, con particolare riguardo agli estremi della carta di credito. Il tutto con un’aggravante dal sapore di beffa: oltre a svuotare il conto in banca, la partecipazione al giochino attiverà tutta una sequela di servizi in abbonamento sul numero telefonico del malcapitato utente, comportando l’azzeramento del credito residuo.
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Il consiglio che rivolgiamo ai lettori è sempre lo stesso: diffidate da chi millanta falsi premi gratuiti, anche laddove provenienti da aziende di tutto rispetto, come Esselunga o Coop o, in un precedente caso, Amazon.