Il 2021 è stato l’anno degli attacchi hacker. Un record che, purtroppo, verrà battuto, secondo le previsioni degli esperti, da 2022. Ahinoi tutto ciò che è illegali sta sempre un passo avanti rispetto alla legge.
Già, fatta la legge, trovato l’inganno. Il proverbio adattato all’antico motto latino “facta lex inventa fraus” è più che mai d’attualità. Su internet imperversa in ogni dove, travestendosi sotto mille facce.
Già, fatta la legge, trovato l’inganno. Il proverbio adattato all’antico motto latino “facta lex inventa fraus” è più che mai d’attualità. Su internet imperversa in ogni dove, travestendosi sotto mille facce.
Fra le truffe più diffuse, il phishing. Tutto parte con un’e-mail, anche se adesso qualsiasi altra tipologia di comunicazione, è buona per rubare dati ai malcapitati utili. Quel messaggio che sembra provenire da un mittente affidabile in realtà è una trappola che consegna ai cyber criminali i dati personali, con conseguente, nella maggior parte dei casi, depauperamento del conto corrente.
Gli attacchi ransomware sono tra i più pericolosi
Dal phishing al vishing, il passo è breve. In effetti cambiano appena due lettere. La truffa in questione sfrutta ed automatizza la persuasione tipica delle tecniche di ingegneria sociale ed è effettuata tramite servizi di telefonia: che sia un messaggio, una chiamata, un vocale, fa lo stesso. E’ un tentativo di frode in cui un cyber criminale contatta l’utente direttamente, con il chiaro intento di carpirti dati personali che poi userà per accedere ai tuoi soldi o ricavarne altri vantaggi.
Dal phishing al vishing, il passo è breve. In effetti cambiano appena due lettere. La truffa in questione sfrutta ed automatizza la persuasione tipica delle tecniche di ingegneria sociale ed è effettuata tramite servizi di telefonia: che sia un messaggio, una chiamata, un vocale, fa lo stesso. E’ un tentativo di frode in cui un cyber criminale contatta l’utente direttamente, con il chiaro intento di carpirti dati personali che poi userà per accedere ai tuoi soldi o ricavarne altri vantaggi.
Gli attacchi ransomware sono tra i più pericolosi. Riscatto è la parola, ahinoi, magica degli hacker: rubano dati personali e sono disposti a riportare tutto alla normalità, dietro compenso. Di bitcoin o altre criptovalute, non rintracciabili. Di solito questa truffa è legata a software malevoli, scaricati inconsapevolmente durante il download di musica online o di altri documenti.
Gli account fake sui social, spopolano. Nella maggior parte dei casi vengono utilizzati per truffe: falsi concorsi, falsi eventi, raggiri. E chi più ne ha, più ne metta. Magari basta offrire un dispositivo (fasullo) dietro una piccola quota di iscrizione: quando ci si accorge che non c’è nulla di vero dietro quella falsa occasioni, ormai è troppo tardi. I soldi spariscono e con loro il cyber criminale.
Sono in molti a cadere sulla trappola della beneficenza, che fin troppo spesso nasce all’indomani di un fatto realmente accaduto: nubifragi, terremoti, sostenere a persone affette da malattie che devono affrontare costosi interventi chirurgici. In questi casi, come in tutti gli altri, l’unico consiglio infallibile e quello di leggere attentamente quello che c’è scritto, magari documentarsi sul mittente, o comunque non rilasciare mai dati personali al primo che capita.