Truffe telefoniche, nei primi 7 mesi del 2020 sono stati segnalati 47260 tentativi nei confronti degli utenti di telefonia fissa.
Il Corriere della Sera ha analizzato una situazione in crescente aumento, quella delle chiamate che impongono cambi di provider telefonico. Non si tratta quindi di semplici telefonate indesiderate, ma di veri e propri tentativi di truffa con cui vengono imposti altri operatori utilizzando metodi poco trasparenti.
Dopo una lunga pausa dovuta al lockdown per il Covid-19, a partire dall’estate queste telefonate sono riprese gradualmente, fino a diventare asfissianti da settembre in poi. Le vittime predestinate sono ovviamente le persone fragili, come gli anziani, che spesso subiscono raggiri senza rendersi conto di chi c’è dall’altra lato del telefono.
Ma quali sono gli obiettivi di questi operatori scorretti? Naturalmente i nostri dati sensibili, quelli necessari a stipulare contratti senza il nostro diretto consenso. In realtà ci sono piccoli trucchi da poter utilizzare ogni volta che rispondiamo. Intanto è meglio evitare di premere sulla cornetta verde ogni volta che notiamo un numero “strano”, molto lungo o che proviene da regioni con cui non abbiamo contatti.
Gli operatori si sono evoluti e spesso camuffano il numero con uno mobile. In questo caso non bisogna mai utilizzare la parola “sì”, perchè potrebbe venire registrata e utilizzata come assenso alla modifica contrattuale, allo stesso tempo non si devono mai lasciare le proprie generalità.
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Truffe telefoniche, operatori “camuffati” da Federconsumatori
Perché parliamo di truffe? In sostanza, spiega il Corriere della Sera, gli operatori spesso si presentano come fantomatici consulenti di Federconsumatori o dell’Unione Nazionale Consumatori o, ancora peggio, come appartenenti alle Autorità Garanti di settore. Nel caso della telefonia parliamo di Agcom. Quindi sono dei veri e propri raggiri.
L’operatre spiega con convinzione e insistenza che il prezzo della bolletta telefonica sarà auimentato a breve e che per questo siamo stati contattati per trovare una tariffa più conveniente. Il tutto viene poi portato avanti con forte insistenza, quasi rendendolo un “obbligo” da concludere il prima possibile. Il risultato è sempre disastroso: i nuovi costi sono sempre maggiori del vecchio contratto e tornare indietro è spesso difficile a causa dei vincoli imposti.
Queste chiamate vengono effettuate da call center multiservizi, che offrono tariffe di diversi operatori e da cui devono ricavare margini di vendita. Alcune società spazzolano il web alla ricerca di utenti che si lamentano del proprio servizio telefonico. Questo è il “cliente” ideale, più facile da convincere, che viene poi rincontattato, poiché il tasso di riconversione è alto.
Come detto i numeri sono drammatici: Federconsumatori (quella vera) ha dichiarato 47260 segnalazioni di tentata truffa, con 1602 pratiche avviate. Tra le altre misure che si possono prendere, per i più smart c’è quella della ricerca online dei numeri sconosciuti che ci chiamano. Esistono dei database del call center che ci indicano il grado di molestia. A quel punto non resta che bloccare in numero, in attesa della prossima chiamata molesta.
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